PITTSBURGH (USA) – Giorgia la bimba salentina affetta da Sindrome di Berdon è a casa da qualche settimana e sta lentamente tornando alle sue attività preferite che tanto la divertivano, prima del trapianto multiorgano dello scorso novembre.
Nei primi giorni di marzo, dopo diversi mesi di ricovero al Children’s Hospital di Pittsburg, lo staff medico ha permesso alla bimba e alla madre Elisa di fare ritorno a casa, pur mantenendo un monitoraggio costante attraverso controlli periodici.
Il decorso post-operatorio è stato segnato da una severa crisi di rigetto e numerose difficoltà che hanno indotto i medici a rivalutare più volte le terapia farmacologica.
Ad oggi intestino e stomaco non hanno raggiunto uno stato di funzionalità sufficiente e la piccola continua a ricevere alimentazione per via enterale, attraverso un catetere, per 18 ore al giorno.
“La prossima settimana – ha spiegato Elisa – verrà effettuata una nuova biopsia. Temo molto per il risultato per via del Covid-19 perché in America non sono particolarmente attenti al contenimento dell’epidemia. Giorgia è immunodepressa e rischia continuamente di contrarre infezioni”.
Elisa segue da diversi anni un protocollo sanitario, che è stato anche oggetto di conferenze mediche, simile a quello che in Italia stiamo imparando a seguire scrupolosamente in questo periodo. “Sono 11 anni che viviamo nella stessa condizione di vita in cui è l’Italia adesso.”
Fortunatamente lo stato depressivo di cui ha sofferto di recente e che preoccupava tanto la mamma, sembra aver alleggerito la presa e la piccola è nuovamente disponibile a registrare tutorial culinari. “La cucina è la grande passione di mia figlia. Quand’era piccola non ho potuto alimentarla normalmente a causa della malattia e ora che, grazie al trapianto, dovrebbe alimentarsi come tutti, Giorgia ha perso ogni interesse verso il cibo”. Cucinare è un modo semplice, ma efficace, per riprendere contatto gli alimenti naturali e la bimba due giorni fa, si è divertita a realizzare un piatto della cucina cinese, sotto l’amorevole guida di Elisa. Al termine della rocambolesca preparazione ha addirittura assaggiato un piccolo boccone a conferma di quanto questi video siano determinanti affinché la bimba venga stimolata a nutrirsi .
È apparsa nuovamente vivace, esuberante e piena di voglia di vivere, nonostante gli alti e i bassi della sua condizione.
“Facebook è la nostra finestra sul mondo ed è importante che Giorgia abbia ritrovato la gioia di condividere le sue avventure e le sue passioni con gli amici e gli “zii” virtuali.”
Come tutte le bambine della sua età gioca, ride e scherza e ha persino invitato i bimbi italiani a collegarsi sabato mattina sulla piattaforma Zoom, per insegnare loro un po’ di inglese, scambiarsi idee e passare del tempo insieme creando in casa lo “slime”.
Conosce bene la situazione drammatica del nostro Paese per questo ha voluto dedicare un messaggio di speranza a tutti gli italiani postando una foto nella quale mostra i suoi lunghi capelli colorati di verde, bianco e rosso, come la nostra bandiera. “Forza Italia!!! – ha commentato la piccola – siamo italiani anche noi, in U.S.A…e ci manca casa. Ma ce la faremo!!”. Lo scatto ha ricevuto quasi 5000 like in poche ore e centinaia di messaggi di ringraziamento dai genitori e bimbi che seguono Giorgia da tempo.
Questa piccola guerriera salentina porta avanti la sua battaglia contro una malattia complicata e dolorosa, eppure è in grado di infondere coraggio ed energia positiva agli altri. Un esempio straordinario di tenacia e forza, che ci motiva a resistere in questa condizione drammatica surreale.
Andrà tutto bene Giorgia, ora ne siamo convinti anche noi!
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