LECCE – La Asl Lecce fa chiarezza sullo stato di salute del personale sanitario. In 25 tra medici e infermieri sono risultati positivi al Coronavirus. “Dall’inizio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – si legge in una nota – la Asl di Lecce ha operato per garantire il contenimento del contagio e la cura dei pazienti e per preservare il personale sanitario, impegnato in prima linea nelle strutture dell’intera provincia”.
Rispetto al dato in evoluzione sui contagi – ricorda la Asl – quotidianamente la Regione Puglia pubblica sul portale istituzionale il bollettino epidemiologico regionale che consente di monitorare l’andamento giornaliero dei casi, suddivisi per provincia, età, sesso e stato clinico”.
Ed ecco la mappa relativa alla provincia di Lecce aggiornata al 23 marzo.
Centinaia di tamponi sono stati effettuati tra il personale sanitario. Il dato dei sanitari positivi al 23 marzo è il seguente: per un totale di 25 operatori risultati positivi, si registrano 12 casi nell’ospedale di Copertino, 7 al Vito Fazzi, 3 al Distretto di Lecce, 3 nell’ospedale di Gallipoli. Di questi operatori, dall’inizio dell’epidemia, 10 hanno richiesto il ricovero ospedaliero. “Ogni volta che si individua un nuovo caso – spiegnao alla Asl – subentrano tutte le verifiche necessarie: l’allontanamento fiduciario del personale che ha avuto contatti stretti con il caso positivo e l’esecuzione dei relativi tamponi. L’episodio registrato in Chirurgia toracica del Vito Fazzi è stato affrontato immediatamente in modo efficace, con la sanificazione del reparto e la messa in sicurezza dei pazienti che nei prossimi giorni saranno dimessi. Precauzionalmente manderemo in isolamento fiduciario, per i prossimi sette giorni, il personale in servizio, anche se già risultato negativo al primo tampone”.
La Asl Lecce fa sapere, inoltre, che negli altri reparti non si riscontrano particolari criticità in quanto il lavoro ordinario è stato garantito, nonostante il collocamento in isolamento fiduciario di alcuni medici e infermieri. È il caso di Ortopedia e Radioterapia del Fazzi.
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