ACAYA – C’è un giocatore nel Lecce con il quale i tifosi giallorossi hanno stretto un legame particolare. E’ un calciatore che non molla mai, che si sacrifica per i propri compagni, che morde le caviglie a qualunque avversario gli capiti a tiro. Non è un centrocampista, tanto meno un difensore. E’ un attaccante vorace e rapace. Domenica scorsa ha fatto sognare i propri tifosi mettendo a segno una doppietta nella vittoria trasferta del Lecce al San Paolo di Napoli, festeggiando così i suoi 30 anni. Impossibile non amare Gianluca Lapadula. Jn amore ricambiato per i colori giallorossi: “Devo ammettere che ci sono emozioni che non hanno prezzo. Fino all’ultimo secondo farò di tutto per salvare il Lecce”. Una promessa e un impegno allo stesso tempo per un attaccante che ha vissuto stagioni tribolate, colpa degli infortuni e non solo. E che ora è ad un passo dal suo record di reti in serie A segnate con la maglia del Milan.
Il periodo peggiore del Lecce sembra sia passato. La sconfitta al Bentegodi per 3-0 è stato probabilmente il punto più passo raggiunto dalla squadra giallorossa in questo campionato. Uno choc che si è trasformato in una scossa. Dopo quel Ko è scattato qualcosa”, ammette Lapadula. Che guarda già alla prossima gara interna di sabato pomeriggio con la Spal. Una partita che nasconde molte insidie. “Faranno la partita della vita. Sarà una gara dura, tosta, perché sono certo che non molleranno di un centimetro. Per questo non dovremo sbagliare approccio e atteggiamento”. L’attaccante peruviano, in odor di Nazionale, sarà ancora una volta al centro dell’attacco giallorosso. E non solo. Perché ora si sente “al centro di un progetto. Finalmente c’è qualcuno che ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di ripartire e inseguire un sogno”.
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