I volti sono carichi di energia, quello che serve al Lecce per raggiungere la salvezza. Antonin Barak e Nehuen Paz sono gli ultimi di cinque rinforzi voluti dalla società per dare a Liverani una rosa ancora più competitiva in vista del rush finale.
Il Direttore Sportivo Mauro Meluso ha presentato i due giocatori, sottolineando proprio come vadano a rinforzare una squadra che aveva soprattutto difficoltà dalla cintola in giù. Soprattutto Barak è già il simbolo di un Lecce che avrà maggiore forza e atletismo a centrocampo, settore del campo ormai fondamentale nel calcio moderno. E il ceco ha dimostrato contro il Torino di essere una pedina indispensabile nello schieramento di Liverani per creare il giusto equilibrio tra attacco e difesa, avendo corso più di tutti in campo (quasi 12 Km).
«Sono felicissimo di essere qui a Lecce e ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto sentire subito a casa.» Queste sono le prime parole di Barak in maglia giallorossa. «Da maggio, quando sono rientrato dall’infortunio, mi sono sempre allenato a Udine, non saltando neppure un allenamento. Mi manca solo il ritmo partita, ma posso dire di stare bene e voglio dare fisicità e corsa alla squadra, quelle che sono le mie caratteristiche principali.»
Il centrocampista ha segnato un gol decisivo, realizzando la rete del raddoppio. «È stato importante segnare e dare una gioia al nostro pubblico che ci ha sostenuto per tutta la partita. Segnare un gol è sempre emozionante e lo è ancor di più se il gol serve per una vittoria. Contro il Toro abbiamo fatto una grande partita ed io mi sono sentito subito parte integrante di un gruppo che si allena bene in settimana e che ha un bel gioco. Ho dei compagni intelligenti e ho subito capito cosa fare in campo.»
Barak, due anni fa con la maglia dell’Udinese, aveva segnato ben 7 gol facendo così accostare il suo nome a quello di club importanti. Adesso con la maglia del Lecce vuole ritagliarsi un posto importante nel campionato italiano e con la sua nazionale. «Quando il mio procuratore mi ha parlato del Lecce ho subito accettato di venire perché ho capito che il club puntava su di me. La fiducia è molto importante per un giocatore. Posso giocare in tutti i ruoli del centrocampo, ma quello dove mi trovo meglio è sicuramente la mezzala. Anche in Nazionale gioco in questo ruolo e spero di riconquistarla, ma prima di tutto penso alla salvezza del Lecce. Dobbiamo guardare partita dopo partita ad iniziare dalla sfida di Napoli.»
Paz, a differenza di Barak, è stata una scelta dell’ultimo momento del direttore Meluso che stava trattando altri profili. Il giocatore, però, ha la stessa voglia di riscatto del centrocampista ceco. A Bologna mi sono sempre impegnato per conquistarmi una maglia da titolare.» Così afferma il difensore. «Non so perché abbia giocato così poco, posso dirvi, però, che Mihajlovic voleva che rimanessi a Bologna dopo la buona prestazione nel derby contro la Spal. Sono stato io a voler cambiare aria e provare questa nuova esperienza.»
Il difensore argentino è l’ultimo di una schiera di giocatori sudamericani che hanno caratterizzato la storia del Lecce. «Sono venuto con la giusta determinazione e spero di dare una mano alla squadra nella lotta per la salvezza. Domenica ho visto la partita quasi sempre dalla panchina, ma è stato comunque emozionante entrare in campo nell’ultimo spezzone di gara. Abbiamo un pubblico eccezionale che ricorda molto quello sudamericano e questo potrà essere importante per fare punti.»
In ultimo il difensore argentino fa una considerazione sulla gara contro il Napoli di domenica prossima. «Non sarà una gara facile, il Napoli ha un attacco che non ha bisogno di commenti. Dovremo metterci grinta, come dimostrato contro il Torino, se vogliamo uscire dal San Paolo con dei punti.»
photogallery a cura di Andrea Stella
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