LECCE – È stata finanziata, con un importo pari a 150mila euro, la fase di studio e fattibilità del progetto “Officine Mezzogiorno” presentato dal Comune di Lecce, a valere sul Fondo per l’Innovazione Sociale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’avviso pubblico è finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di realizzare interventi di innovazione sociale volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato.
Il progetto punta alla realizzazione di un hub polifunzionale, fisico, virtuale e progettuale in cui svolgere attività di formazione e fornire servizi volti a supportare la comunità, favorendo lo sviluppo di conoscenze e competenze. Il nome “Officine Mezzogiorno” nasce dal luogo scelto dal progetto come spazio fisico per l’hub: un’officina degli autobus delle Ferrovie Sud Est, antistante alla stazione ferroviaria di Lecce, che rappresenta – per sua stessa natura – uno spazio di connessioni e contaminazioni. L’edificio, un’autorimessa situata in via Ussano in concessione a FSE, sarà riqualificato con un processo di rigenerazione urbana e sociale, che consentirà di realizzare una struttura sostenibile da un punto di vista ambientale e di valorizzare il giardino – uno spazio di circa 2000 metri quadri – come spazio verde attrezzato, fruibile a tutti.
Le attività previste nel progetto abbracciano una fascia di età che va dai 5 ai 29 anni. Obiettivo comune rafforzare la costruzione delle capacità che per i più piccoli (5-9 anni) può significare sviluppare attività che stimolino la creatività, la curiosità e la consapevolezza di sé e la comprensione degli altri; per la fascia intermedia (dai 10 ai 17 anni) favorire esperienze che attivino un rinnovato interesse stimolando la partecipazione, l’aggregazione, unitamente allo sviluppo di attitudini e capacità. Per la fascia di giovani dai 18 ai 29 anni, il progetto prevede la realizzazione di percorsi che siano al contempo di formazione professionale innovativa e di inserimento lavorativo sulla base delle richieste delle imprese locali e nazionali che saranno parte attiva nella costruzione del piano di fattibilità.
“Siamo riusciti, insieme ad altre 12 città italiane, a superare questo primo step di un avviso pubblico dedicato all’Innovazione sociale – dichiara il vicesindaco e assessore all’Innovazione, Alessandro Delli Noci -. Partendo dalla rigenerazione di un edificio vogliamo arrivare alla realizzazione di un hub – così come accaduto nella vicina Brindisi o a Milano e Torino – dove poter puntare tutto sui giovani, attraverso attività che li aiutino ad esprimere le proprie attitudini, le proprie potenzialità e creando un ponte reale con le aziende del territorio e non solo. Questo spazio sarà anche a disposizione di tutti quegli attori economici e sociali che vorranno abitarlo e lì erogare i loro servizi, in linea con la vocazione dello spazio stesso. In questa fase, studieremo la fattibilità con i partner locali e nazionali di progetto, vale a dire ItaliaCamp srl, The Qube e l’Associazione ItaliaCamp, coinvolgendo, in un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale, tutte le imprese, le istituzioni, le cooperative sociali e le start up interessate”.
“Siamo molto felici che la città di Lecce rientri all’interno di questa misura di finanziamento –dichiara l’assessora alle Politiche urbanistiche e Rigenerazione urbana, Rita Miglietta –. Oggi l’innovazione sociale promossa da questa misura rappresenta un’occasione straordinaria per intervenire nella rigenerazione di tutto l’ambito della ferrovia che, da tempo, è oggetto di progettazioni integrate da parte dell’Amministrazione comunale. Questo progetto infatti, unitamente al progetto di ripensamento del piazzale della stazione, del ribaltamento, delle Cave di Marco Vito e ad altre progettualità, rappresenta un innesco per rafforzare la funzione della stazione ferroviaria e del quartiere che deve rinnovarsi nelle funzioni e, soprattutto, diventare una vera porta della città. Lavoreremo per ampliare il più possibile la partecipazione di tutta la comunità e sopratutto dei giovani, per i quali abbiamo il dovere di costruire nuove opportunità”.
“Si tratta di un progetto innovativo di grande rilevanza sociale – dichiara l’assessora al Welfare e alle Politiche giovanili, Silvia Miglietta – in grado di rigenerare uno spazio pubblico e dedicarlo completamente alla formazione giovanile, attraverso iniziative alternative e complementari ai percorsi scolastici tradizionali. Un progetto inclusivo, che nasce anche per contrastare le situazioni diffuse di fragilità economica e sociale che comportano dispersione e abbandono scolastico, minori in situazione di povertà che rischiano di diventare facili prede della criminalità. Ecco, creare spazi di aggregazione giovanile in cui formarsi e sviluppare le proprie attitudini è un ottimo strumento per combattere l’emarginazione in cui tanti bambini e giovani vivono”.
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