Capita un giorno di aprire il cassetto ed iniziare a porre le basi per realizzare il proprio sogno, che successivamente, ed in maniera del tutto inaspettata, si concretizza.
È la storia di Ludovica Saracino, giovane ventiseienne salentina, che nei giorni scorsi ha realizzato le proprie aspirazioni pubblicando il suo primo libro “L’ Anello di Caterina”.
Abbiamo incontrato la giovane scrittrice, trasferitasi a Firenze, per cercare di cogliere le emozioni e le sensazioni del momento.
Ludovica ha iniziato a stendere le prime righe del romanzo tra la fine del Liceo ed il primo anno accademico, anche se “è un progetto che ho iniziato e interrotto tantissime volte, dedicandomi ad altro. Non posso dire di aver avuto un’idea ben definita fin dall’inizio. Sapevo che ci doveva essere un anello, sapevo che la protagonista si sarebbe chiamata Caterina e che l’ambientazione sarebbe stata quella di Siena, una città a cui sono particolarmente legata. La storia è venuta pian piano. Una volta trovata la direzione ho iniziato a documentarmi sulla storia di Siena e di santa Caterina… e il resto è venuto da sé”.
Poi, è arrivata la chiamata dalla casa editrice e piattaforma di crowdfunding BookRoad: “Ero convinta si trattasse di uno scherzo. È successo tutto molto in fretta, tanto che non mi aspettavo assolutamente di arrivare all’obiettivo in così poco tempo”.
Nel libro, la protagonista Caterina viene descritta come una ragazza forte e testarda. Si immergerà in un’avventura piena di misteri, in cui deve far luce sugli enigmi legati alla nonna, la quale ha un particolare legame con Siena, la sua città natale.
La scrittrice parla di un punto in comune, instaurato con la protagonista della storia: “Ho voluto far sì che questo percorso fosse per lei anche un riavvicinamento alla sua famiglia. Mi piace vederla in questi termini; per me, la famiglia è la cosa più importante.
Per il resto, Caterina si è fatta da sé, mi è venuta in mente a poco a poco. Nel libro scrivo in prima persona, ma io e Caterina siamo completamente diverse”.
Nel raccontare le fasi che hanno preceduto la pubblicazione del libro, e nel ricordare che “il sostegno di amici e conoscenti è stato determinante”, abbiamo chiesto a Ludovica se, come molti emigrati nel Nord dell’Italia, avesse voglia di tornare a casa, in Salento, per contribuire ad arricchire la cultura del nostro Territorio. Sorprendentemente però, la scrittrice ammette di aver trovato in Firenze un posto che “mi è entrato nel cuore. Credo che non riuscirei a lasciarla così facilmente. Qui sto continuando la mia formazione da redattrice editoriale, che è il ruolo che spero di ricoprire un giorno. Non escludo del tutto un possibile ritorno in Salento, in futuro. Per ora, so di avere degli obiettivi da inseguire qui in Toscana”.
Dopo l’uscita del romanzo, è tempo delle presentazioni, anche se, come la stessa Saracino ammette: “Ci muoveremo a breve con BookRoad per organizzare qualcosa; luoghi e date son da decidere, ma non mancheranno una o più tappe in Salento, dove qualcosa si sta già muovendo”.
“L’Anello di Caterina” non può che essere solo il primo progetto realizzato. Infatti, Ludovica svela di avere una nuova storia da raccontare: “Conto entro l’estate di mettere a punto questo nuovo progetto. E poi, chissà… incrociamo le dita”.
Nell’attesa di scrivere nuove pagine, attendiamo la presentazione di Caterina e del suo anello in Salento. Perché le giovani promesse del nostro territorio, devono avere l’opportunità di esprimersi al meglio.
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