TARANTO – “I bambini quando sono piccoli devono solo sognare, e non passare il tempo in queste strutture a curarsi. È doloroso e inammissibile. Tuttavia ringrazio chi si prodiga per far nascere questi centri, come quello del reparto di oncoematologia pediatrica del Ss Annunziata di Taranto – Filippo Falco, giocatore del Lecce originario di Taranto che, interviene in occasione dell’intitolazione a Nadia Toffa del reparto del nosocomio Tarantino (che si terrà domani, 20 dicembre), e si lascia andare – A me queste cose fanno stare davvero male – dice – Nadia Toffa aveva coraggio e passione, le persone come lei restano anche dopo che se ne sono andate. I bambini di Taranto e i tarantini la ricorderanno per sempre. Il suo messaggio era quello di non arrendersi e lottare. È vero, e queste sono le cose per le quali bisogna farlo. Un abbraccio, anche se non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente, lo voglio mandare anche alla mamma di Nadia, la signora Margherita, che con il dolore di una perdita così grande nel cuore, riesce a portare il messaggio della figlia a noi, grazie per questo.
Falco tradisce la sua emozione con qualche minuto di silenzio. Poi aggiunge “Ben vengano questi centri dove i piccoli si possono curare, perché a Taranto ne abbiamo assolutamente bisogno. Però, lo devo dire, il primo cancro di Taranto è l’Ilva. E questo mi fa arrabbiare; perché i piccoli si ammalano ogni giorno e non è giusto. Loro dovrebbero pensare solo a giocare, a correre dietro a un pallone, invece sono lì a fare cure così pesanti che gli spengono il sorriso. Sono quei bambini i veri campioni da cui imparare”.
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