“Brutta, veramente brutta la vicenda dei rifiuti nel comune di Lecce. Una vicenda che, per la gestione attuale, dopo il rifiuto di un dibattito aperto alle associazioni ambientaliste, agli ordini professionali, all’Ager e naturalmente ai cittadini. Come Msi Fiamma Tricolore, lista civica del consigliere Scorrano e Andrea Guido di Direzione Italia, siamo stati costretti a mettere nelle mani della Procura della Corte dei Conti, l’aumento del quinto per svariati milioni di euro. Oggi apprendiamo dalla stampa che il sindaco, senza mandato alcuno del consiglio comunale, ha autonomamente deciso (e comunicato in provincia) di far sorgere a Lecce l’impianto di compostaggio, guarda caso in quella stessa zona industriale che non risulterebbe idonea per l’impianto provato proposto da Metapulia. Comunicazione di Salvemini e applauso di Emiliano sono stati un tutt’uno. E Salvemini, sempre privo di mandato, ha sostenuto la sua “ovvia” preferenza per un impianto pubblico, pronto semmai, anche questo è ovvio, ad essere gestito da qualche sollecito privato. Così si chiuderebbe il ciclo. Dei rifiuti, ovviamente.
Un fatto è ormai evidente: la solitudine e l’autoreferenzialità del sindaco di Lecce. Consigli comunali regolarmente privi della presenza di cittadini, la parola quasi mai concessa agli assessori, una maggioranza assolutamente silenziosa che sta mostrando già segni di stanchezza e disinteresse a partecipare: prova lampante nel consiglio comunale del 29 novembre scorso, il mancato voto per l’immediata esecutività niente meno che per il piano per il diritto allo studio e addirittura una ventina di debiti fuori bilancio. Insomma, della slogan “Insieme” della campagna elettorale è rimasta solo la coppia Salvemini-Emiliano”.
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