LECCE – Finalmente. E’ proprio il caso di dirlo. Finalmente il leccese Mattia Quarta, quattordici anni, spicca il volo verso la Nazionale italiana di ginnastica artistica. Il giovane atleta, alfiere della Asd Delfino, è stato chiamato a far parte della delegazione italiana che parteciperà all’evento internazionale Austrian Future Cup di ginnastica artistica maschile che si terrà a Linz, in Austria, dal 21 al 24 novembre prossimi.
Un traguardo storico. Mattia Quarta, infatti, è il primo ginnasta leccese convocato in nazionale. “E’ il coronamento di un sogno”, ha affermato con orgoglio la presidente della Asd Delfino, Patrizia Tamburrano. Un risultato prestigioso per tutto lo sport pugliese e leccese, frutto di un percorso avviato da anni, intrapreso da Mattia – come ha sottolineato dal presidente della Federginnastica Puglia Lorenzo Cellamare, “in piena umiltà, senza mai dire una parola ma con tanto sudore ed applicazione”, grazie al sostegno del suo tecnico Saverio Martina che lo ha accompagnato per mano in questi anni, della dirigenza dell’associazione e della sua famiglia. Ingredienti fondamentali per riuscire ad ottenere successi nella vita, non solo nello sport. “Da soli non si va da nessuna parte – ha sottolineato Tamburrano – La convocazione di Mattia rappresenta la realizzazione di queste sinergie: auguriamo a Mattia ogni bene ed un futuro ricco soddisfazioni e successi”. La felicità dipinta sul volto del tecnico Saverio Martina: “Non ci sono parole per descrivere il tumulto di emozioni che ha invaso i nostri cuori, il mio di allenatore e guida, della presidente e dell’intera associazione che investe quotidianamente nella ginnastica a tutti i livelli, di Mattia e della sua famiglia che con impegno e sacrificio condividono un percorso pieno di “gioie e dolori” e di tutti i nostri ginnasti supporter e amici. Siamo ogni giorno in palestra a lavorare e dimostrare che con impegno, passione ed entusiasmo si ottengono i risultati e migliorarci sempre per non deludere chi ha dimostrato fiducia in noi”,
Finalmente, dicevamo. Perché questo premio è strameritato per tutto quello che ha saputo fare in questi anni l’atleta leccese, passo dopo passo. Con l’energia, l’umiltà e la forza di volontà che sono tipici di un campione. Perché il talento da solo non basta. Va coltivato. Giorno per giorno. Come una pianta che per restare rigogliosa ha bisogno di essere innaffiata costantemente.
Ma questa è solo una tappa. Il cammino è ancora lungo e irto di difficoltà. L’orizzonte, tuttavia, appare roseo per Mattia Quarta. Cuore e testa. Grinta e sudore. Per continuare a volare non serve altro.
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