ROMA – Settantacinque milioni di euro in tre anni. A tanto ammonta lo stanziamento che verrà erogato dal Governo nei confronti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Una promessa strappata al presidente della Camera Fico dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, giunti anche da Lecce per far ascoltare la propria voce. Un passo avanti rispetto ai 25 milioni di euro previsti inizialmente. Ma i Vigili del Fuoco restano sul piede di guerra, hanno fatto sapere in coro i rappresentanti del sindacato (Alessandro De Giorgi e Antonio Cabellone della Uilpa Vvf Lecce, Sergio Scalzo della Fns Cisl e Francesco Lezzi della Confsal Vvvf). Sul tappeto, infatti, ci sono ancora tante, troppe questioni. Non solo squisitamente economiche (lo stipendio ancorato a 1200 euro per numerose qualifiche), a cominciare dal potenziamento straordinario dell’organico che “manifesta ampie carenze sia nel settore operativo che in quello amministrativo”. I Vigili del Fuoco chiedono In che vengano banditi nuovi concorsi, esterni ed interni. Altra nota dolente quella dei mezzi in dotazione al Corpo: c’è bisogno di “un intervento finanziario straordinario che consenta, in tempi brevi, il rinnovo complessivo del parco mezzi del Corpo che non permette talvolta, nemmeno di effettuare l’ordinario servizio di soccorso alla popolazione”. C’è di più. I pompieri chiedono la defiscalizzazione delle indennità accessorie del personale anche perché strettamente legate all’attività operativa e un adeguamento dei compensi per quanti sono chiamati a svolgere i servizi di vigilanza antincendio bloccati da diversi anni nonostante l’elevazione delle tariffe per l’utenza richiedente il servizio. Sono rimaste inascoltate inoltre le richieste sindacali per delle nuove norme che consentano maggiori tutele della salute e della sicurezza dei Vigili del Fuoco con un adeguato riconoscimento delle malattie professionali anche attraverso l’applicazione dell’assicurazione Inail. Insomma, i Vigili del Fuoco sono stanchi di essere ricordati quando qualcuno di loro perde la vita per cercare di salvarne delle altre. Chiedono fatti concreti. Degli slogan e delle promesse dei politici non sanno che farsene.
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