LECCE – Tre vigili del fuoco sono morti in seguito alla tragica esplosione avvenuta questa mattina a Quargnento nei pressi di Alessandria. L’ennesimo tributo di sangue pagato dai pompieri, autentici eroi della nostra quotidianità. Un episodio di cronaca che riapre vecchie ferite e riaccende la polemica. “Sono arrivati infiniti messaggi di cordoglio dal mondo politico – ha affermato Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo Vigili del Fuoco –
Peccato però che non si vede mai nessuna azione concreta e nessun rispetto in Parlamento, nonostante le nostre innumerevoli richieste. Riconoscerci pari dignità retributiva e previdenziale agli altri Corpi è un atto doveroso che tutti i politici promettono ai pompieri e mai mantengono. Tenere i vigili del fuoco sottopagati rispetto agli altri Corpi dello Stato è uno schiaffo ai nostri uomini e al servizio che diamo quotidianamente agli italiani ma è anche mancanza di rispetto verso i familiari di coloro che sono morti nell’adempimento del loro dovere perché a trattamenti retributivi e pensionistici inferiori agli altri Corpi di sicurezza corrispondono poi minori reversibilità ai familiari e anche questa è una vergogna di Stato. Nella manovra finanziaria il governo ha messo a questo scopo solo 25 milioni di euro, di cui 10 sono addirittura una partita di giro”.
Caustico anche il commento di Giancarlo Capoccia, segretario provinciale Conapo Lecce: “Li prendono da una tasca e li mettono nell’altra cambiandoci nome. Una vera vergogna, altro che vicinanza! Dopo quarant’anni di sottoretribuzione e dopo che il Ministero dell’Interno ha quantificato in 216 milioni di euro annui la necessità finanziaria per parificare retribuzioni e previdenza, il premier Conte, i ministri Lamorgese e Gualtieri e i capi politici Di Maio, Zingaretti, Renzi e Grasso non hanno saputo fare di meglio che stanziare meno di un decimo di quanto necessario per il pari trattamento con gli altri Corpi? Con che faccia poi esprimono cordoglio alle famiglie dei deceduti e vicinanza al Corpo dei Vigili del Fuoco? Ai politici chiediamo atti concreti, al cordoglio ci pensiamo noi”.
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