LECCE – “I nostri caduti sono degli eroi”. Maria Teresa Cucinotta rende omaggio al sacrificio dei nostri militari morti nella prima guerra mondiale per difendere il tricolore. Durante la cerimonia ufficiale della festa delle Forze armate e dell’Unità d’Italia, il prefetto di Lecce ha ricordato i valori imprescindibili che debbono guidare ogni giorno la nostra azione. Al Monumento dei Caduti il rituale non cambia di una virgola ma conserva intatto il suo fascino. La lettura del bollettino della Vittoria serve a ricordare anche il dolore e l’ardore di quanti hanno combattuto per il nostro Paese. Fa bene il sindaco Carlo Salvemini a sottolineare che il 4 novembre non potrà mai essere una ricorrenza rituale “perché porta con sé intatta la carica emotiva di quel sacrificio”.
Un’occasione per far riemergere le storie e i volti dei nostri avi. Settemila sono stati i salentini che hanno verso un tributo di sangue altissimo. Il Monumento in piazza Italia è lì a testimoniarlo. Resta il rammarico di una comunità che fa fatica a stringersi attorno a questi eroi. A ricordare i nostri caduti appena una cinquantina di persone. Un vero peccato. Sono lontani i tempi in cui questo giorno era segnato in rosso sul calendario. Dovrebbe essere questa una prerogativa di qualunque governo nazionale. Per riavvicinare le generazioni, per riannodare i fili di una flebile speranza.
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