I suoi gol non mancano mai. Che sia in Serie C o in Serie A, Marco Mancosu contribuisce in maniera importante ogni anno ai successi del Lecce. Quest’anno le sue realizzazioni hanno permesso di raggranellare 6 punti, il bottino di punti che permette ai giallorossi di essere in linea con le altre squadre in lotta per la salvezza. «Mi fa piacere aver segnato 4 gol e di essere tra i primi della classifica cannonieri – dice il capitano sardo nella settimana precedente alla sfida con il Milan. – Sono in linea con l’andamento personale dello scorso campionato. Peccato, però, che l’anno scorso eravamo in vetta, mentre quest’anno non tutti i miei gol sono serviti per raggiungere dei punti. Le squadre sono tutte lì e mi dispiace che in giro ci sia questo disfattismo perché siamo una squadra che sta provando ad amalgamare i volti nuovi presenti in rosa.»
Il Lecce, infatti, si sta basando in queste prime gare soprattutto sugli elementi della passata stagione, mentre i nuovi acquisti stentano a trovare minutaggio e condizione. «Molti dei nuovi arrivati vengono da un calcio differente e questo lo si nota dalle piccole cose. Inoltre, diversi elementi, come me, non hanno effettuato il ritiro precampionato. Per me è stata una cosa nuova visto che non mi era mai capitato in carriera di saltare neppure un giorno di ritiro. È stato difficile mettermi al passo con i compagni e anche adesso non mi sento al 100%. In questa settimana abbiamo lavorato tantissimo e così sarà anche in questa che precede la sfida di Milano. Dobbiamo riscattarci dopo la sconfitta di Bergamo, anche se non ho problemi ad ammettere che c’era un abisso tra noi e l’Atalanta, la squadra che nell’anno solare ha fatto più punti.»
Il Lecce ha avuto una partenza ad handicap con incontri molto difficili. Domenica sera tornerà a San Siro, dove giocò la prima di campionato contro l’Inter a fine agosto, e dovrà dimostrare di essere cresciuto rispetto a quella gara. «Adesso abbiamo maggiore consapevolezza in noi stessi, anche se c’è ancora tanto da lavorare e solo il tempo potrà darci ragione. Stiamo provando ad essere più pragmatici in alcune fasi dell’incontro dove serve maggiore praticità nello sbrogliare le situazioni difficili.»
I giallorossi affronteranno un Milan che ha cambiato da poco guida tecnica, sostituendo Giampaolo con Pioli. «Mi spiace per Giampaolo, che avrei voluto salutare visto che è stato mio tecnico a Cagliari, ma credo che il Milan non possa essere tanto diverso da quello visto nelle partite precedenti. Di sicuro avranno lo stimolo dato dal cambio di allenatore e noi dovremo essere bravi a non far scattare la scintilla che farebbe scatenare gli ottimi calciatori presenti nella loro rosa. Dobbiamo dimostrare che la pausa per le nazionali non è servita solo a loro per integrarsi col nuovo tecnico, ma anche a noi che cerchiamo migliori automatismi in campo. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e sono convinto che anche gli attaccanti potranno iniziare a fare gol perché non hanno avuto molto tempo a loro disposizione per integrarsi.»
Anche questa volta lo spirito altruista di Mancosu e la sua voglia di essere un leader silenzioso hanno preso il sopravvento sulla possibilità di essere capocannoniere della squadra. Perché per lui che sia Serie A oppure C non ha importanza, vuole solo il bene del Lecce.
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