LECCE – Ennesimo stop del Tar di Lecce contro un provvedimento di cessazione dell’attività di un locale nel centro storico di Lecce che aveva richiesto l’attività di somministrazione/bar avendo già la destinazione commerciale di vendita al dettaglio. I giudici del Tribunale amministrativo regionale, su richiesta degli avvocati Daniele Montinaro e Matteo Sanapo, hanno sospeso il provvedimento. Il bar-caffetteria in questione è Opera, in via XXV Luglio.
Soddisfazione è stata espressa da Daniele Montinaro – “Il provvedimento ora è sospeso sino alla Camera di Consiglio fissata per il 23 ottobre. Si evidenzia, però, che nel decreto si evince una possibile valutazione favorevole del fumus boni iuris e si cita l’analogo precedente oramai noto. Ciò ci fa ben sperare per il futuro. Certo è che la questione oramai quotidianamente oggetto di cronaca, andrebbe risolta una volta per tutte dall’Amministrazione proprio sulla scorta di tali provvedimenti del Tar che ha suggerito la via da intraprendere. Il cambio di destinazione d’uso deve essere possibile se richiesto all’interno della medesima categoria (in questi casi “commerciale”) e laddove non comporti una compromissione dell’equilibrio urbanistico della zona di riferimento”.
“Quanto all’equilibrio urbanistico – specifica Montinaro – è più che evidente che alcune zone di riferimento del centro storico hanno già da tempo acquisito un preciso indirizzo urbanistico che certamente non può far riferimento al Piano regolatore generale di 35 anni fa. E’ evidente, che non tutti i locali potranno usufruire del cambio ma solo chi possiede i requisiti igienico-sanitari e gli spazi previsti dalle normative vigenti. Siamo altresì molto felici che un’altra attività, e quindi numerose famiglie che hanno vissuto giornate da incubo, possano per ora riprendere il sorriso per rivedere il loro posto di lavoro tutelato. Bisognerebbe non dimenticare mai che dietro una attività vi sono sempre grossi sacrifici e molti posti di lavoro. Sono molte le attività che si sono rivolte al mio studio; come già riferito all’assessore competente, sono personalmente disponibile ad un incontro con l’amministrazione al fine di addivenire ad una soluzione che tuteli i giusti diritti ed interessi di tutti”.
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