FRIGOLE – La pulizia dei canali resta un tabù. Nonostante le rassicurazioni del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi le foci di alcune marine leccesi, a cominciare da quelle di Frigole e di Torre Chianca, continuano ad essere ostruite. Una situazione diventata con il passare del tempo stucchevole e soprattutto pericolosa per i possibili rischi ambientali e per la salute delle persone. Ma non solo. Perché il mancato deflusso delle acque per via dell’ostruzione delle foci provoca il ristagno e, di conseguenza, la moria dei pesci.
Le immagini relative a questo articolo si riferiscono al canale di via Giacomo Bove quello che sfocia nella Idrovora di Frigole, ma analogo scenario si registra anche in tutti gli altri canali collegati presenti nella marina leccese. Una situazione che si presenta ogni anno. L’sos è stato lanciato da tempo ma è rimasto inascoltato. La manutenzione delle foci rischia di diventare una chimera e di trasformarsi in oggetto di scontro politico tra Regione Puglia e il Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi, l’ente che dovrebbe provvedere a garantire la pulizia dei canali.
“Il Consorzio – ha spiegato in una nota il direttore Vito Caputo – effettua periodicamente attività di manutenzione ordinaria, con proprio personale operativo o con ditte esterne, consistente in sfalcio della vegetazione, pulizia di eventuale materiale presente nei canali e ripristini di argini con la finalità di garantire la continuità funzionale idraulica delle opere di bonifica”.
Peccato che le nostre immagini – girate nelle giornate di ieri e di oggi – dimostrino il contrario.
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