CORIGLIANO D’OTRANTO – Venerdì 30 e sabato 31 agosto a Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce, torna “Nel Castello il Mondo” una manifestazione tra danza, musica e cucina dedicata alle comunità di stranieri, provenienti da Brasile, Bulgaria, Cina, Romania, Ucraina, Marocco e Senegal, che vivono e lavorano nel comune salentino. L’appuntamento, che quest’anno giunge alla sua tredicesima edizione, è organizzato dalComune di Corigliano – nell’ambito del progetto “A Cor non si comanda”, cantiere innovativo di antimafia sociale promosso dall’ATS Coriàna con capofila il Comune, finanziato dal POR 2014-2020 della Regione Puglia – in collaborazione con numerose associazioni del territorio. Nel castello il mondo è una vera e propria festa, un’occasione di condivisione e conoscenza reciproca in cui il cibo, la musica e la danza sono elementi di convivialità e di scambio per unire persone provenienti da Paesi diversi.
Venerdì 30 agosto (ore 21 – ingresso libero) si parte in Piazzetta Vittime di Mafia con una milonga sotto le stelle dedicata al tango argentino. Dalle 22.30 (ingresso libero) nell’atrio del Castello Volante De’ Monti la band Almoraima presenterà i brani del quinto progetto discografico “Lusìa”, prodotto dall’etichetta Anima Mundi con il sostegno di Puglia Sounds Record (info www.almoraima.it). Il progetto nasce dalla collaborazione artistica tra il chitarrista e compositore salentino Massimiliano Almoraima e alcuni musicisti che condividono una mescolanza di suoni e colori ricchi di suggestioni. Un mosaico sonoro seducente e passionale dal forte appeal flamenco, che canta e avvolge con intenso lirismo dal profumo latin e jazz, schiudendo le braccia a movenze tanghere di raffinata freschezza compositiva. Il disco contiene otto brani originali di Almoraima (“Cerro de la silla”, “Lusìa”, “Hacia una tierra de nadie”, “Sambati”, “Mar de arena”, “Amanecer Zingarina”, “Vengo a regalarte un beso”), la rumba “Llamale amor” di El Pele & Vicente Amigo e “Donde quiere que estes” del chitarrista, percussionista, bassista e compositore brasiliano Conrado Vivian Gmainer, tra gli ospiti del disco, che lavora come direttore in varie attività legate alla cultura spagnola in Giappone, che ha collaborato con Daniel Caldeira, Fernando de la Rua, Gerardo Nunez, Josè Manuel Leon, Javier Conde e Dani Moron. Nei vari brani si alternano, infatti, le voci della salentina Rachele Andrioli e dell’andalusa Beatriz Salmeròn Martìn e i musicisti Matteo Resta (basso elettrico), Francesco Pellizzari (percussioni), Giovanni Ceresoli (class), il Premio Tenco 2017 Alessandro D’Alessandro (organetto diatonico), Redi Hasa (violoncello) e Alessandro Lorusso (percussioni e programmazione).
Sabato 31 agosto durante il giorno donne e uomini delle varie comunità prepareranno i piatti della propria terra da condividere al momento della cena (dalle 21) sulle terrazze del Castello che quest’anno sarà completamente plastic free. Dalle 19, in collaborazione con l’Albero Fernando, spazio ai più piccoli con il laboratorio e le letture di “Ponti non muri”. Dopo la cena, alle 22.30 la due giorni si concluderà con il concerto dei Manifattura Clandestina con una miscela di folk, reggae, ska e roots. La band nasce nel 2007 per dare una svolta alla solita routine che aliena borghi e sottoborghi dell’underground salentino. Nel tempo la formazione si è evoluta cambiando musicisti, strade e arrangiamenti fino a stabilizzarsi con Fly alla voce e chitarra ritmica, Marikko alla batteria, Massimiliano Pasca al basso, Papadia Daniele alla chitarra solista, Demo alle tastiere ed Emanuele Massafra al violino.
“Nel Castello il mondo” sarà anche l’occasione per comunicare i risultati parziali e per lanciare i nuovi laboratori di “A cor non si comanda”, cantiere innovativo di antimafia sociale finanziato dal POR 2014-2020 della Regione Puglia. Fino al 2020 il progetto sperimenterà un percorso innovativo di “rigenerazione umana” intesa come diffusione dell’educazione alla legalità, inclusione sociale e avvio di processi partecipati orientati allo sviluppo dell’imprenditoria sociale. Cultura e welfare di comunità, agrisociale, giovani e occupazione, musica: questi i temi che saranno oggetto di quattro cantieri-laboratori permanenti curati dalla rete dei partner coinvolti nel progetto (associazione Work in Progress, Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, Istituto Comprensivo di Corigliano d’Otranto, Consorzio Emmanuel, Ente di formazione Ulisse). A Cor non si comanda è un programma di iniziative che vuole promuovere e rafforzare l’economia sociale per favorire innovazione tra le organizzazioni del terzo settore e le imprese sociali, riducendo la frammentazione e incoraggiando strategie per l’inclusione sociale attiva, il contrasto alle povertà e la prevenzione di ogni forma di discriminazione.
Infine, durante le due serate, si potranno anche visitare (sino a mezzanotte) la mostra fotografica di Letizia Battaglia (con cinquanta fotografie in bianco e nero che ripercorrono la straordinaria carriera e produzione fotografica della pioniera del fotogiornalismo italiano) e i progetti espositivi di Visioni del Sud – 100×100 di Marcella Pedone, Salento Death Valley di Gabriele A Albergo, Gocce di Luna di Mauro Bubbico, La grotta dei Cervi di Leonello Bertolucci, Complanare e dintorni di Maurizio Buttazzo – inaugurati durante la sedicesima edizione de La Festa di Cinema del reale. Con lo sguardo rivolto all’insù si potranno scorgere anche gli Affacci, l’installazione nata da un progetto di residenza artistica “del castello e sul castello” che mette in dialogo l’illustratore Efrem Barrotta e lo scrittore Osvaldo Piliego. Un lavoro di osservazione e di ascolto, di segni e significati dalle finestre (gli “affacci”) di una parte del Castello attualmente in disuso che accoglie nuove narrazioni a partire dalla storia e dalle leggende dell’antico maniero. Un incontro con la storia che diventa confronto con se stessi e gli altri.
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