CALIMERA – E’ la festa che segna l’inizio dell’estate salentina, unendo sacro e profano: il culto di San Luigi con il culto della luce, delle forme e dei colori. Il 21 giugno, nel solstizio d’estate, si rinnova a Calimera la Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu, nella ricorrenza di San Luigi Gonzaga, promossa dalla Pro Loco Calimera, in collaborazione con il Comune di Calimera e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce.
Per due giorni, venerdì 21 e sabato 22 giugno, Piazza del Sole e le vie del centro storico del Comune della Grecìa salentina saranno illuminate da meravigliosi manufatti artistici e animate da esibizioni, concerti di musica popolare e degustazione di prodotti tipici.
Finalità e programma della manifestazione, giunta alla sua ventesima edizione, sono stati illustrati ieri mattina, in una conferenza stampa a Palazzo Adorno a Lecce, da Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Francesca De Vito, sindaco di Calimera, Enzo Garrapa, presidente Pro Loco Calimera, Angelo Lazzari, presidente onorario Unpli Puglia.
“Questa festa è per la Provincia uno dei punti focali per la valorizzazione delle nostre tradizioni e siamo orgogliosi di poter partecipare”, ha detto il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.
“La Festa dei lampioni di Calimera è una delle poche feste di tradizione del Salento”, ha evidenziato il sindaco di Calimera Francesca De Vito, che punta a far diventare Calimera, Città dei lampioni.
Il presidente della Pro Loco Calimera Enzo Garrapa, che organizza la Festa insieme a tantissimi volontari e Angelo Lazzari, presidente onorario Unpli Puglia, hanno raccontato di come lampioni ripercorrano la storia di intere generazioni, a partire dagli anni Sessanta, quando si sono svolte le prime edizioni.
I lampioni sono suggestive architetture modellate con canne di legno essiccate al sole, spago o filo di ferro e ricoperte di carta velina. Nel tempo, il tradizionale lumicino di fuoco al loro interno è stato sostituito da lampadine e oggi da luci a led. Attraverso questi scenografici manufatti di luce e colore, quindi, rivive una tradizione orale che da padre in figlio racchiude passioni, ricordi e storia della comunità grika.
Insieme ai lampioni protagonista della festa è anche “lu Cuturusciu”, un gustoso tarallo morbido di pane, inserito tra i Pat (Albo dei prodotti agroalimentari tipici), nato nell’antichità, quando veniva preparato con le rimanenze dell’impasto rimasto attaccato alla “madia” con aggiunta di sale, olio e pepe. Questo alimento della cucina contadina è sopravvissuto a decenni di storia e cambiamenti di abitudini alimentari.
La Festa dei Lampioni e de lu Cuturusciu, che nelle ultime edizioni ha registrato 20mila visitatori, prenderà il via venerdì 21 giugno alle ore 19.30 con la “Staffetta dei Lampioni”, a cura dell’associazione sportiva dilettantistica “La Mandra”. Dalle 22, spazio alla musica sul palco allestito in Piazza del Sole, con le esibizioni di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds e gli ospiti Io te e Puccia e Carmine Tundo (La Municipal).
Sabato 22 giugno, alle 22, concerto finale dei Rewind, sempre in piazza del Sole. Per tutta la durata della festa si potranno visitare le strade e le corti del centro storico decorati con i lampioni artistici, i mercatini di arte e artigianato allestiti in via San Giovanni Bosco (“Via dell’Artigianato”) e degustare buon cibo locale negli stand gastronomici curati dall’associazione Pro Loco di Calimera in via Montinari (“Via del Gusto”).
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