BARI – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è indagato per abuso d’ufficio per la nomina dell’ex sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, alla carica di consigliere della società pubblica InnovaPuglia. Una nomina che – secondo il pm Chiara Giordano – non poteva essere fatta per effetto della legge Severino che impone lo stop all’assegnazione di incarichi a chi nel biennio precedente abbia fatto parte della giunta e del consiglio di Comuni con più di 15mila abitanti. Una notizia che ha innescato diverse reazioni nel mondo politico e istitulzionale.
“Pur restando garantisti e nell’assoluto rispetto del lavoro della magistratura che non deve mai essere occasione di polemica politica – afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Saverio Congedo – non posso esimermi dal segnalare che il centrodestra da mesi cerca di far luce su nomine e incarichi che partono dagli uffici del governatore pugliese. E’stato fatto per l’Arpal, agenzia strettamente legate a questioni occupazionali, conducendo una battaglia mediatica per rendere noto ai cittadini quanto stava accadendo, nonché producendo atti in consiglio regionale. Inoltre, più di qualche perplessità avevano suscitato certi comportamenti del Governatore e del suo staff in occasione delle elezioni amministrative pugliesi”.
“Sono certo – conclude Congedo – che il presidente Emiliano chiarirà la correttezza del suo operato in sede istituzionale e pubblica, ma di certo la notizia di oggi conferma che il “sistema Emiliano” nella gestione delle prerogative regionali è da ritenersi inopportuno se non addirittura disinvolto”.
Nell’inchiesta sono indagati anche lo stesso Francesco Spina e un dirigente della Regione, Nicola Lopane.
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