Di Alessio Prastano
CIVITANOVA – Dalla paura di soccombere al paradiso. Non può che essere riassunta in questo modo la conquista della SuperLega da parte della Cucine Lube Civitanova, squadra guidata dal salentino Ferdinando De Giorgi. Per il tecnico originario di Squinzano, è il secondo scudetto conquistato da allenatore, dopo quello vinto nel 2006 con la Lube Macerata.
La vittoria contro Perugia permette alla squadra marchigiana di sfatare il tabu fattore campo, grazie alla reazione tenace dei propri leader Juantorena, Simon, Leal e Bruno che hanno saputo riprendere in mano le redini della partita quando il tabellone segnava un negativo di due set.
La Lube Civitanova ha dimostrato maggior caparbietà degli avversari, nel momento più drastico della gara, incarnando lo spirito del proprio allenatore, valido erede della scuola del celebre Julio Velasco, l’allenatore argentino che lo ha cresciuto e formato.
Cucito sul petto il quinto tricolore della storia, la squadra marchigiana può trasformare la propria stagione da entusiasmante a epica. Sabato infatti, a Berlino si giocherà la finale di Champions League contro lo Zenit Kazan, vincitore delle ultime quattro edizioni; la vittoria condurrebbe De Giorgi e la CucineLube Civitanova nella storia.
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