Lo stadio Zini di Cremona potrebbe essere paragonato nella storia del calcio leccese a Cuma oppure a Delfi del mondo classico. Un luogo, quindi, dove si potrebbe profetizzare il prossimo futuro dei ragazzi di Fabio Liverani. Infatti, ogni qualvolta ha battuto a domicilio la Cremonese, la squadra giallorossa è poi salita in Serie A. È successo con Mazzone nell’87-88, con Ventura nel 96-97 e due anni dopo quando sulla panchina salentina sedeva Nedo Sonetti. Un successo contro i grigiorossi, che vengono da quattro risultati utili consecutivi, non avrebbe solo un valore pratico in classifica, ma sarebbe di buon auspicio in vista del rush finale.
Liverani in questi giorni ha perso solo Cosenza (che comunque, sarebbe andato in panchina) e dovrebbe confermare su grandi linee l’assetto della formazione che ha battuto Pescara e Cosenza nell’ultima settimana. «I ragazzi stanno bene -afferma il tecnico – e c’è giusto un po’ di affaticamento dovuto alle tante gare ravvicinate. Domani ci aspetta una partita molto difficile perché giochiamo contro una squadra che ha grandi valori individuali e ha una rosa costruita per le zone alte della classifica».
La Cremonese ha subito pochissimo in casa, battendo ultimamente il Benevento e fermando sul pareggio il Verona. Inoltre è una squadra in fiducia, ma il fatto di giocare sul loro terreno di gioco non cambia per Liverani il modo di preparare la gara. «Nel girone di andata riuscivamo a fare meglio in trasferta, ma nel mio modo di vedere il calcio cambia poco dove si giochi. Quello che mi fa molto piacere è l’entusiasmo dei nostri tifosi che ci sosterranno in tantissimi a Cremona».
Nella formazione titolare dovrebbe rientrare dal primo minuto il greco Tachtsidis che ha riposato per più di un tempo nella gara contro il Cosenza. «Vedremo dopo la rifinitura chi starà meglio. Palombi domani dal primo minuto? La Cremonese non è una squadra che ci attaccherà alti, ma al di là delle scelte che farò domani, lui è un attaccante che ci servirà molto da qui alla fine del campionato. E’ un ottimo elemento e avrebbe potuto fare facilmente 13-14 gol se fosse stato più lucido sotto porta».
Liverani si sofferma in conclusione sui due acquisti principali di gennaio, Tumminello e Tachtsidis, il primo croce e il secondo delizia di questo girone di ritorno del Lecce. «Tachtsidis si sta dimostrando molto importante per noi e se è arrivato qui è solo merito del direttore sportivo Meluso. Il nostro direttore è stato abile a muoversi velocemente e a credere nel ragazzo. Io non sapevo neppure dove giocasse quest’anno, ma sapevo delle sue indubbie qualità tecniche. Mi spiace, invece, che Tumminello non stia riuscendo a trovare spazio anche per colpa mia. Il ragazzo ha bisogno di una scintilla che spero arrivi presto perché si vede che ha le qualità per sfondare».
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