Neppure il tempo di assaporare il netto successo sul Pescara e il secondo posto in classifica che il Lecce deve rituffarsi nel clima gara per affrontare al Via del Mare domani sera (ore 19) il Cosenza dell’ex Braglia.
Si prospetta una gara ostica e Fabio Liverani lo ha detto a chiare lettere sia alla fine del match di domenica sia oggi alla vigilia di quella che per lui si prospetta essere una battaglia. «Ogni volta che abbiamo giocato contro il Cosenza – afferma il tecnico – è stata dura perché loro mettono gli incontri sul piano fisico oltre ad essere pericolosi in attacco. Rispetto al girone di andata hanno acquistato giocatori di categoria e adesso rispecchiano maggiormente quella che è l’idea del proprio allenatore».
L’allenatore giallorosso ha fiducia nei suoi uomini che nelle due ultime gare casalinghe hanno giocato partite eccezionali, vincendo nettamente e soprattutto convincendo non solo l’ambiente ma soprattutto gli addetti ai lavori. «In questo momento non guardiamo la classifica perché mancano tante partite da qui alla fine. Vedo una squadra matura perché non solo si sta esaltando in questi momenti in cui ci sta girando bene, ma anche non si è abbattuta dopo la sconfitta netta di Cittadella. Fisicamente la squadra sta bene ma, prima di decidere chi andrà in campo domani dal primo minuto, voglio prendermi ancora qualche ora di tempo perché dovrò capire chi avrà veramente recuperato dopo l’impegno di domenica sera. I dubbi sono sul sostituto di Meccariello squalificato dove c’è un ballottaggio tra Marino e Riccardi e a centrocampo».
Liverani non lo dice, ma probabilmente ci sarà una staffetta tra Tabanelli e Mejer. Intanto è tornato tra i convocati Scavone affinché possa riassaporare l’aria della panchina prima di un suo ritorno sul terreno di gioco. «Manuel sta recuperando pian piano, ma prima di gettarlo nella mischia voglio essere sicuro che stia realmente bene. Intanto abbiamo deciso di convocarlo in modo che possa respirare il profumo del clima partita».
Infine Liverani fa un’analisi sulla sua crescita come tecnico alla luce di quanto bene stia facendo alla guida del Lecce. In questo momento la cosa principale non è la mia crescita come allenatore, ma il rapporto che si è creato con i ragazzi. Sono felice che il lavoro stia dando i suoi frutti perché per me è importante che venga valutato l’impegno mio e del gruppo. In questi quasi due anni sono cresciuto tanto ed è importante che i giovani, sia giocatori sia tecnici, maturino esperienza perché nessuno può dimostrare il proprio valore senza giocare o allenare. Ringrazio tanto la società e il direttore Meluso che mi ha permesso di esprimere il tipo di calcio che desidero. Adesso però è importante continuare nel percorso che abbiamo intrapreso, altre valutazioni verranno solo dopo».
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