Ci sono squadre che sono veri e propri tabù nella storia del Lecce. Una di queste è senza dubbio il Cittadella che rifila la più pesante sconfitta della stagione ai giallorossi.
Eppure la squadra di Liverani sembrava poter invertire la rotta rispetto al passato quando al 12’ La Mantia era abile a stoppare un lancio di Arrigoni e a trafiggere imparabilmente il portiere veneto, scatenando la gioia dei 1500 tifosi giunti sino in Veneto. Ma il Lecce di oggi sembrava il lontano parente di quello ammirato in altre trasferte. Troppo farraginoso nell’uscita palla al piede e troppo molle nei contrasti sin dai primi minuti, così che il Cittadella ha giocato prevalentemente nella metà campo leccese, surclassando Lucioni e compagni.
Liverani aveva detto in conferenza stampa che sarebbe stata una lotta, avvisando a chiare lettere i suoi, ma gli undici in campo non hanno risposto per come il mister romano avrebbe voluto. Così il Cittadella, prima, ha pareggiato 5’ minuti dopo il gol di La Mantia, e, poi, a pochi minuti dalla fine del tempo si è portato in vantaggio con Moncini che ha sovrastato di testa in entrambe le occasioni i difensori giallorossi.
Nella ripresa Liverani cambiava l’evanescente Tumminello ed inseriva Palombi, ed il ragazzo di proprietà della Lazio aveva subito la possibilità di riportare il match in parità, ma la sua conclusione a pochi metri dalla porta veniva respinta da Paleari e poi, sulla respinta, era Arrigoni a vedersi negato il gol dal salvataggio sulla linea di Adorni. Mancato il pareggio, il Lecce crollava e subiva due altre marcature con la punta Moncini, autore di una tripletta di testa, e con il difensore Adorni in mischia da angolo. Impalpabile la prova del neoacquisto Majer.
La fortuna per i giallorossi, adesso, è quella di poter scendere subito in campo martedì sera contro il Verona per dimenticare questa brutta giornata e sperando di poter contare nuovamente su capitan Mancosu, una assenza troppo pesante per gli equilibri di questo campionato.
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