«Domani voglio un Lecce che sappia lottare, altrimenti saranno guai». Con queste parole, pronunciate in conferenza stampa, Fabio Liverani ha voluto avvisare i suoi giocatori prima dell’insidiosa trasferta di Cittadella (domani ore 15.00). I giallorossi, reduci dal prezioso successo all’ultimo minuto contro il Livorno, devono dare continuità al secondo tempo offerto contro i labronici. Per questo il tecnico non vuole cali di tensione soprattutto perché si affronterà una squadra che viene da tre sconfitte consecutive e, quindi, in cerca di riscatto. «Le sconfitte del Cittadella non si possono classificare allo stesso modo – afferma Liverani – perché la squadra veneta in particolar modo nell’ultima gara, quella di Benevento, ha dato segni di ripresa edofferto un buon calcio. È una squadra arrabbiata per le tre sconfitte consecutive e che cercherà riscatto nel proprio stadio. Solo se saremo bravi a vincere i duelli che ci saranno nella zona nevralgica del campo e se sapremo offrire la nostra filosofia di calcio potremo trascorrere un pomeriggio sereno».
Nella squadra giallorossa ci sono ancora diversi dubbi su chi scenderà in campo dal primo minuto. Marco Mancosu è rientrato in gruppo, ma non è ancora al top. «Ancora non ho deciso chi andrà in campo all’inizio. Posso dirvi che non c’è un ballottaggio tra Arrigoni e Mancosu, perché potrebbero anche giocare i due insieme. Devo fare delle valutazioni in base al fatto che avremo tre gare nel giro di una settimana e a centrocampo ci sarà spazio per tutti. Majer? Il ragazzo non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma è arrivato pronto e ha le qualità che fanno al caso nostro. In difesa c’è un ballottaggio tra Venuti e Fiamozzi che hanno caratteristiche diverse e che saranno entrambi utili da qui alla fine del campionato. Per quanto concerne Tumminello, bisogna dire che il ragazzo deve riprendere vitalità dopo un periodo passato senza giocare. Contro il Venezia, prima, e contro il Livorno, dopo, ha aumentato il minutaggio e in una delle tre prossime gare giocherà sicuramente dal primo minuto».
Il Lecce non è atteso, infatti, soltanto dalla sfida di domani pomeriggio contro il Cittadella, ma anche da due big match, in casa contro il Verona martedì prossimo e poi a Palermo nel weekend successivo. «Questo trittico è importantissimo perché ci farà affrontare due squadre che alla vigilia del torneo puntavano alla promozione diretta (Verona e Palermo n.d.r.) ed una reduce dalle semifinali play-off dello scorso anno (Cittadella n.d.r.). Il mio è un gruppo che non ha le capacità per gestire più di una gara per volta. La concentrazione, quindi, è tutta per la gara di domani, al Verona penseremo subito dopo. Queste sfide, però, non saranno decisive, mentre il momento clou del campionato sarà nelle giornate che affronteremo tra la fine di marzo ai primi dieci giorni di aprile. Lì capiremo il nostro futuro».
Intanto i tifosi leccesi non aspettano altri segnali per sognare in grande e domani pomeriggio riempiranno lo stadio veneto di giallorosso. Quasi 1500 presenze sono previste al Tombolato per una gara che potrebbe consacrare ancor di più il Lecce tra le candidate alla promozione diretta.
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