E’ un Lecce più internazionale quello che andrà a contendere le tre posizioni per la promozione in serie A. Questa mattina è stato presentato il nuovo centrocampista giallorosso, Zan Majer, sloveno di 26 anni. Il calciatore ha giocato l’ultimo anno e mezzo con i russi del Rostov, per i quali aveva firmato un triennale, ma dove ha trovato spazio solo il primo anno. Con il sodalizio di via Costadura ha firmato un contratto sino a fine giugno, accettando la sfida proposta dal ds. Meluso, che oggi lo ha presentato alla stampa. «Zan è un giocatore molto duttile, che può ricoprire più zone della mediana – così si è espresso il direttore – e avremo modo tra cinque di allungare il contratto per altri due anni. Visto l’infortunio di Scavone e i problemi capitati in questi giorni a Mancosu e Petriccione, abbiamo ritenuto necessario andare ad aumentare il numero di centrocampisti. Il suo acquisto è stato possibile perché il ragazzo si è svincolato durante la finestra di mercato russa ed è quindi uno dei due possibili acquisti in deroga che ci consente la Lega».
Zan Majer, aiutato dal Team Manager del Lecce Claudio Vino, ha manifestato soddisfazione per l’arrivo a Lecce. «Ho assistito alla gara di Livorno e sono rimasto colpito dal calore dei tifosi e dalla prestazione della squadra. Dei nuovi compagni conoscevo Tachtsidis, Scavone e Mancosu per aver visto delle loro partite».
Per Majer passa da Lecce la possibilità di tornare a vestire la maglia della nazionale slovena, indossata solo una volta in carriera. «L’obiettivo è quello di rientrare nel giro della nazionale e il calcio italiano dà visibilità. E’ di un livello qualitativo elevato dove bisogna dare il massimo per tutti i novanta minuti. Ho giocato contro squadre italiane solo in amichevole, ma seguo da sempre il calcio italiano».
Majer ha preso la maglia numero 34, l’unica possibile ed è pronto a dare una mano a Liverani in questo rush finale. «Avrei preso la maglia 37, perché fu il primo numero che mi diedero quando firmai il primo contratto da professionista. Non ho ancora i novanta minuti nelle gambe, ma sono già a disposizione del mister. Entrambi parliamo inglese, quindi non sarà difficile seguire i suoi consigli».
Il Lecce così si scopre più internazionale, segno di una trasformazione importante verso il paradiso del calcio italiano.
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