LECCE – Bon Jovi, l’imbarcazione che nel 2018 raggiunse le coste salentine con a bordo 60 migranti, molto presto solcherà di nuovo i mari, diventando questa volta ambasciatrice di legalità, speranza, futuro, entusiasmo, fiducia e collaborazione.
“Mi rifiuto di affondare – Operazione Bon Jovi” è un progetto dell’associazione Calasanzio Cultura e Formazione, coraggioso e visionario che coinvolge i detenuti della Casa Circondariale di Lecce Borgo San Nicola.La barca, sequestrata per immigrazione clandestina e traffico di esseri umani, verrà restaurata proprio da loro e il suo riutilizzo sarà rivolto all’integrazione e inclusione sociale di soggetti svantaggiati, utilizzando quali “strumenti” educativi e terapeutici il mare e la navigazione.
La barca diventerà quindi il cuore del laboratorio “Operatore/operatrice per la realizzazione di manufatti lignei”, finanziato dalla Regione Puglia.
Il progetto con i suoi risvolti sociali verrà presentato venerdì, 22 febbraio, alle ore 10, durante la conferenza stampa alla quale prenderanno parte: Sebastiano Leo, assessore Formazione e Lavoro Regione Puglia. Rita Russo, direttrice Casa Circondariale di Lecce Borgo San Nicola, Ivo Cantoro, Associazione Calasanzio Cultura e Formazione, capofila del progetto, Antonio Dell’Anna, vicepresidente Alba Mediterranea e Oronzo Schiavone, azienda Schiavone.
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