LECCE – “Oggi è il giorno non della sconfitta, ma dell’orgoglio” , così Carlo Salvemini ha definito questa giornata in cui, rimasto senza una maggioranza, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni da sindaco di Lecce. Appare commosso Salvemini, mentre dà ufficialmente la notizia durante la conferenza stampa tenutasi presso l’Open Space di Palazzo Carafa questo pomeriggio. Circondato dalla sua giunta che lo ha affiancato durante il suo mandato durato solo 18 mesi, il sindaco dimissionario fa un resoconto della situazione che lo ha portato a perdere la fiducia maggioritaria.
In mattinata la convocazione del Consiglio Comunale, durante il quale la consigliera Laura Calò di Prima Lecce ha esposto le ragioni della revoca, da parte del suo movimento, del Patto per Lecce sottoscritto nel marzo scorso con la maggioranza, con la successiva votazione di 15 voti favorevoli contro i 16 astenuti sull’approvazione della manovra di equilibrio del bilancio dell’ente comunale.
Una decisione politicamente inevitabile per Salvemini, il quale non si dichiara né deluso dagli ultimi avvenimenti né pentito di aver stretto alleanza con la lista civica di Alessandro Delli Noci per il ballottaggio. “Non ho nessun rimpianto, anzi siamo orgogliosi di aver attuato una discontinuità politica nella nostra città e sono ancora convinto che il cambiamento non possa essere fermato. La chiave della nostra vittoria alle elezioni è stata quella di liberare la città dalla sindrome della sconfitta”. Non si espone, invece, su una possibile ricandidatura alle prossime elezioni: “Ora è il momento di prendere una prima decisione, poi si vedrà, successivamente i ruoli futuri verranno stabiliti insieme al mio gruppo politico. Bisogna continuare a guardare avanti con fiducia. Qui c’è ancora una classe politica che non pensa di fermarsi. La nostra attenzione verso la città comunque non si interromperà”
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il vicesindaco Alessandro Delli Noci: “ Il vigore che abbiamo visto tra i banchi consiliare – afferma – è stato eccessivo, non sta dando pace a questa città. Si è generata una guerra continua tra guelfi e ghibellini, quindi crediamo che forse il voto sia il modo migliore per ristabilire serenità e ridare la parola ai cittadini perché vinca finalmente la democrazia” . Nessuna volontà di tornare indietro sulla sua scelta di schieramento politico: “Non credo nello steccato tra destra e sinistra, ormai non ci crede più neanche la gente, quindi proseguirò con la mia lista civica. Sono convinto che bisogna guardare avanti e non indietro, anche perché dall’altra parte gli attori sono sempre gli stessi”.
Proprio durante la conferenza stampa arriva la notizia che i 17 esponenti di centrodestra hanno firmato le dimissioni. A partire dai prossimi giorni Lecce sarà guidata da un Commissario prefettizio in attesa che a maggio i cittadini tornino alle urne.
“Staccare la spina era un dovere dal quale non potevamo esimerci, dopo 18 mesi di agonia dell’amministrazione Salvemini e di Lecce” – dichiara invece Michele Giordano, capogruppo di Fratelli d’Italia- “Abbiamo raccolto le firme per fare uscire dal coma la città che noi amiamo. È stata una Giunta raccogliticcia, inciuciona e nata male e il suo epilogo non poteva essere che quello di una sfiducia. Una palese anatra zoppa si è trasformata in maggioranza per una errata interpretazione della Commissione elettorale. Abbiamo dovuto aspettare la giustizia amministrativa per ristabilire quello che avevano scelto i cittadini: lo dicevamo da mesi che il centrosinistra non aveva i numeri per governare, ma Salvemini negava pure l’evidenza.”
“E’ finita – gongola il coordinatore provinciale di Direzione Italia, Antonio Gabellone – E’ stato un anno e mezzo infarcito di contraddizioni e scelte sbagliate , deleterie per Lecce e i leccesi. Sappia ora il centrodestra far tesoro degli errori commessi intercettando i messaggi esplicitamente inviati dagli elettori nel 2017 per governare la città in maniera moderna ed efficiente. Esprimo a nome personale e del partito tutto un ringraziamento ai consiglieri comunali Guido,Tessitore e Tondo per il lavoro svolto in questi mesi”.
Il presidente di Io Sud, Adriana Poli Bortone, ha commentato: “Salvemini, dimettendosi, ha dimostrato di avere grande dignità. Sento di doverlo dire con onestà intellettuale ferma restando la indubbia distanza politica fra me, di destra, e lui, di sinistra. “
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