“Non perdono occasione per ricordare le difficoltà economiche in cui versa l’ente, per giustificare, multe, aumento e introduzione di nuovi tributi e per recriminare le gravi difficoltà che, a loro dire, sono sempre da imputare a chi li ha preceduti, ma poi, per lustro e compulsiva esigenza di apparire, ecco bruciate 220 mila euro, così, in 10 giorni. Con tanto di prelievo dal fondo di riserva. Una cifra di poco inferiore a quanto pensano di incassare con la tassa sui passi carrabili in un anno intero.
Andate a dire, quindi, a tutte le famiglie che hanno un portone o un cancello carrabili che i loro soldi servono a pagare lampadine colorate, spettacoli e iniziative di chiara matrice ideologica e concerti che, per lo più, sono passati inosservati nel panorama dell’offerta pugliese”.
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