“Con un subdolo colpo di mano evidenziatosi solo ad opera fatta, il Comune di Lecce ha compiuto l’ennesimo sfregio al centro storico. Ha consentito il montaggio del tendone di un circo. Ciò che colpisce però è la scelta sconsiderata dal punto di vista estetico.
Luogo che è stato protagonista di più diatribe politiche perché reputavano I nostri artigiani non all’altezza del contesto. Certo, non deve essere imbalsamato e quindi passi il cinema, bene gli eventi. Ma i tendoni no! Sono stati sfrattati gli artigiani e ora appare un tendone simil circo che invece poteva trovare una collocazione alternativa senza problemi. Il luogo può ricevere «ospiti», ma altamente selezionati. Il mio invito al sindaco è questo: eviti di riflettere un po’ di più, considerato che nemmeno la sua maggioranza era stata interessata sull’argomento e dimostri di avere rispetto di questo storico immobile pubblico presentando proposte contenenti soluzioni concrete ai problemi reali. Solo allora potremo essere d’accordo con lui, confrontarsi e non prendere in giro tutti i cittadini Leccesi.
Concludo con una auspicio al Sindaco Salvemini: nello svolgimento del suo mandato, per il bene della città, cerchi di essere meno idealista e più pragmatico meno Martin Luther King e più Roberto Carlino: non venda sogni ma offra solide realtà”.
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Teatini: «Quel tendone è un vero scempio»
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