SPECCHIA – Ennesimo atto intimidatorio a Don Antonio Coluccia, prete antimafia originario di Specchia. Fondatore dell’Opera Don Giustino a Roma e per le sue battaglie contro la mafia in passato era stato inserito in un programma di protezione.
Ieri sera nei pressi dell’abitazione dei genitori, a Specchia, quattro colpi di pistola sono stati esplosi contro la sua autovettura mandando un finestrino in frantumi. Giorni fa, invece, erano comparse delle scritte in arabo sui manifesti che annunciavano la sua partecipazione ad un’iniziativa a Supersano.
“Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Don Antonio Coluccia, uomo coraggioso prima che sacerdote – dichiara Donato Carbone, Presidente provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia – I vili agiscono nell’ombra, gli uomini alla luce del sole. Grande rispetto e ammirazione per la sua lotta alla malavita organizzata, lotta che non deve arrestarsi, ora più che mai. Come diceva il grande Paolo Borsellino: Se la Gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. Siamo tutti Don Antonio: non ci avete fatto niente”.
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