LECCE – La cultura salentina, negli aspetti legati agli eventi e alla mondanità, sta assumendo nell’ultimo anno nuove modalità nel suo incedere. Tra le novità da segnalare il progetto “Di Casa in Casa”, una “incursione culturale” promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Nova LiberArs, presieduta da Emanuela Rucco. Il progetto in questione si snoda in diversi incontri, prevalentemente mensili, in prestigiose case salentine dove, in un contesto esclusivamente privato, si terranno momenti culturali incentrati sulla musica nei suoi diversi aspetti. Sono previste, dunque, non solo esecuzioni, ma anche frangenti accademico-didattici sulla storia della musica, sulle problematiche della creatività della composizione, sulla cronachistica afferente al mondo dei musicisti e degli eventi. Momenti per un pubblico colto, che sotto il profilo mondano e culturale si presenta più esigente.
Inutile dire che l’iniziativa di Nova LiberArs rientra, tra le altre, nel recupero di pratiche soprattutto ottocentesche, ovviamente rivisitate ed adeguate ai contesti culturali moderni. In tale prospettiva, non si può trascurare di citare, per gli addetti ai lavori, le tanto amate schubertiadi, le composizioni da salon di Ciaikovskj, o le più belle pagine che hanno caratterizzato un po’ tutto l’ottocento ed il novecento musicale che si associano al mondo del pentagramma.
Certamente, al riguardo, non mancano pratiche più recenti dove con il Concert-house e l’Hausmusik la casa diventa rispettivamente il luogo ideale dove fare musica e paesaggio sonoro da cui il compositore si lascia ispirare.
Il primo appuntamento è a Nardò, domenica 2 dicembre, alle ore 18, nella casa dei tre giovani musicisti Ludovico, Leonardo e Lucrezia Però, sensibili e quanto mai preziosi padroni di casa e padrini di questa piccola cerimonia di apertura, a titolo esclusivamente privato, e via via di casa in casa… si divaga tra passato e presente e la musica si lascia raccontare tra curiosità, fonti storiche e approfondimenti su analisi, estetica e sviluppo della notazione. Da Bach fino al 900 musicale con qualche accenno alla contemporaneità e con un marcato accento alla produzione pianistica.
A svelare i segreti della complessa architettura sonora sarà il compositore Biagio Putignano che, partendo dalle prime forme della monodia, condurrà i partecipanti alla scoperta della polifonia strumentale con particolare riferimento alla feconda produzione di J. S. Bach. L’esecuzione pianistica è affidata ad una pianista d’eccezione, Mariagrazia Lioy, ed ai suoi giovani allievi emergenti, gli stessi che accompagneranno gli ascoltatori di casa in casa nel prossimo viaggio, alla scoperta del classicismo.
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