SAN CESARIO DI LECCE – Nelle sale della Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce prosegue la rassegna “Per un teatro delle ragazze e dei ragazzi” promossa da Astràgali Teatro nell’ambito dei progetti “Alchimie – la Distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità” (finanziato dalla Fondazione con il Sud) e “Taotor” (sostenuto dalla Regione Puglia – Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia).
Domenica 25 novembre (ore 17.30) la compagnia I Patom Theatre presenterà “Fiabe colorate” con Vita Malahova e Aude Lorrillard (età consigliata 3/11 anni). Nella colorata biblioteca della signora B, con la sua gioiosa e frizzante Assistente, non ci sono lettori, dopo il tremendo gelo dell’inverno. Ad animare le loro giornate sono così le Fiabe Colorate che vivono dentro i libri, capaci di svelare nuove e fantastiche realtà. Nel libro Favole colorate, tradotto in quattordici lingue, l’autore apre le porte al mondo del Bianco accecante della neve, del Verde della foresta, ma anche del Blu, cavallo della speranza, dando vita a storie in cui la fantasia viaggia attraverso i colori. Ziedonis crea così una realtà immaginaria che allo stesso tempo ricalca i comportamenti umani, in un’atmosfera di visionarietà nordica, richiamando l’amore per la cultura, le atmosfere e i paesaggi baltici. Vita Malahova e Aude Lorrillard, mischiando teatro fisico, musica, clownerie e teatro d’oggetti, regalano al pubblico di bambini (e non solo!) l’opportunità di amare i libri per il loro estremo potere immaginifico. Nel teatro che qui si fa biblioteca, i bambini sono così coinvolti in modo naturale e fantastico, comico e divertente, riflettendo sul mondo che andranno ad abitare da adulti.
Mercoledì 28 novembre (ore 19) la compagnia Diaghilev in scena con Don Chisciotte, l’ultima avventura con Marco Cusani, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia, Loris Leoci (età consigliata 7/13 anni). In una desolata stazione ferroviaria c’è un vecchietto con un piccolo bagaglio e un libro sotto il braccio. È l’Orlando Furioso. Aspetta il treno per… la Mancia! Da quando ha letto quel libro si crede un cavaliere errante ed, esattamente come Don Chisciotte, sogna una vita piena di avventure in giro per il Mondo come paladino e difensore di deboli e oppressi. In realtà è solo il Ragionier Felicetti, impiegato delle poste in pensione e con qualche rotella fuori posto. Lì incontrerà Tonino, un semplice ometto delle pulizie che diventerà suo servitore pur di fuggire dalle angherie della moglie Teresa. In fuga dalla Casa di Riposo, rincorrono con un po’ di follia la loro grande avventura dopo una vita, forse, un po’ troppo grigia. Sono soli, in attesa, col biglietto in mano e il loro sogno, eppure “soli” non sono… Ma il Direttore della Casa di Riposo e il suo giovane aiutante sono sulle loro tracce: le inventeranno tutte per evitare di farli salire sul treno e riportarli alla realtà restituendo loro il “senno”. Tra episodi dell’Orlando Furioso e disavventure “donchisciottesche” i quattro protagonisti approderanno ad un finale sorprendente…
Domenica 9 dicembre (ore 17.30), per l’ultimo appuntamento della rassegna, il Teatro Le Forche proporrà Alice con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto, Fabio Zullino (età consigliata 6/10 anni). Vivendo la sua favola, Alice crescerà di nuovo, ma non sarà più la stessa. Metafora della difficoltà di essere all’altezza delle situazioni che di volta in volta la vita propone, lo spettacolo affronta i temi della crescita e dello sviluppo individuale della protagonista, che oppone alle logiche assurde e incomprensibili del paese delle meraviglie la logica del buon senso. Alice affronta il suo viaggio interiore confrontandosi con archetipi e con oggetti animati, che le pongono non pochi problemi facendole apparire quel mondo delle fiabe non così semplice come lo si immagina ma molto complesso, nel quale “scegliere” determina la condizione di continuare la propria avventura raggiungendo la parte più profonda di sé. Solo il risveglio lenirà e trasformerà la propria esistenza in altro da sé, una persona più matura in grado di leggere la realtà in modi completamente diversi, non più rasserenante ma caleidoscopica.
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