PORTO CESAREO – Il 29 novembre prossimo, presso la sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, l’Area Marina Protetta Porto Cesareo, sarà l’unica realtà costiera nella sezione “Nuovi Parchi” in tutta Europa, a ricevere infatti l’ambito Charter Award 2018.
Un traguardo che segna l’inizio di un nuovo percorso, fatto di partecipazione e condivisione, sull’intero territorio di Amp, al fine di mantenere prima e migliorare poi, gli standard richiesti da Europarc-Turismo sostenibile in aree protette.
Ma cosa significa, in sostanza, Charter Award? Significa promozione e attuazione di un turismo di qualità che coinvolga tutti gli attori del territorio, dalle istituzioni agli enti, dalle associazioni agli imprenditori, privati, realtà commerciali in grado di lavorare a più mani, ognuno per le proprie competenze, in un sistema integrato di servizi d’eccellenza.
“Il riconoscimento europeo – spiega il presidente di Amo, Remy Calasso – è palese dimostrazione di quanto in questi anni l’Area Marina Protetta si sia dedicata , con azioni concrete e con il coinvolgimento degli operatori economici, alla promozione di un turismo sostenibile, creando nuove risorse economiche che arrivano ai pescatori. È un percorso voluto con forza dal cda, come dimostrato dall’investimento con fondi nostri. Non siamo dinanzi a un punto d’arrivo ma all’inizio di un percorso, perché questo riconoscimento comporterà controlli e verifiche costanti che comprovino che il progetto va avanti, cresce e migliora. L’impegno preso a livello comunitario va mantenuto negli anni, è una conquista quotidiana da oggi e per il futuro, una medaglia che obbliga l’Amp a migliorarsi per continuare a mantenere questo riconoscimento”.
All’origine di tutto, negli anni passati, l’avvio di una progettazione condivisa con il territorio sul paradigma del turismo sostenibile.
Una serie di incontri differenti e differenziati con tutte le categorie: Amp, i due comuni interessati, tutti gli operatori privati che operano sul territorio, diving center, stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi, associazioni ambientaliste, pescatori, taxi boat e pesca turismo e, di rimando, le scuole.
Da lì la messa a punto di un per corso quinquennale, con una serie di interventi concreti, il finanziamento ministeriale senza attendere i tempi di finanziamenti esterni, e la redazione di un documento programmatico insieme a Federparchi.
Proprio il documento programmatico include l’analisi della situazione di partenza e la strategia quinquennale da mettere a punto giorno dopo giorno. Da lì la candidatura a Europark e l’arrivo di un verificatore croato addetto alle ispezioni sul territorio per valutare i reali margini di miglioramento e il grado di coinvolgimento dei privati.
Il laboratorio in evoluzione proposto dal modello Porto Cesareo ha vinto, e si prepara ad accogliere la sfida degli anni a venire.
“Siamo davanti a un risultato importantissimo – commenta il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano -, dovuto ad anni di passione e professionalità dedicati al mare, alle attività che da questo trovano sostentamento e alla crescita sostenibile del territorio. Un paese che si evolve, cambia, con lo sguardo al futuro, cosciente delle proprie bellezze naturali che sono alla base del proprio sostentamento”.
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