LECCE – Un presidio fisso permanente interforze. E’ questa la risposta politica al Far West che si registra nella zona attorno alla stazione ferroviaria di Lecce. Un apposito ordine del giorno è stato approvato ieri sera all’unanimità dal Consiglio comunale di Lecce, convocato dalla presidente dell’assise Paola Povero su richiesta di alcuni consiglieri, primo firmatario Michele Giordano. il capogruppo di Fratelli d’Italia ha ripercorso tutte le vicende di cronaca che hanno avuto come epicentro proprio l’area di viale Oronzo Quarta tra risse, prostituzione, spaccio di droga. “E’ una situazione esplosiva – ha tuonato Giordano – che necessita risposte concrete ad una vera e propria emergenza sociale”. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia occorre recuperare decoro, e assicurare sicurezza e dignità ai cittadini. Situazione che conosce a menadito il prefetto di Lecce che ha avuto parole dure nei confronti delle Ferrovie dello Stato. “E’ una vergogna. Ho chiesto più volte alla Ferrovie di renderla più sicura ma non è stato fatto nulla. Una città come Lecce mèta di un notevole flusso turistico non merita di avere una stazione di questo tipo”. Buone notizie arrivano dal Patto per la sicurezza urbana che entro mercoledì giungerà sul tavolo del governo per la sottoscrizione dell’accordo che coinvolge il Comune di Lecce. “E’ un Patto ambizioso – ha spiegato Palomba – già puntellato in ogni suo aspetto e che presenta forme di coesione ed inclusione e va nell’ottica di una sicurezza integrata. Il Comune da parte sua si impegna nei confronti dei cittadini che intendono rafforzare autonomamente il sistema di videosorveglianza attraverso la riduzione di Imu e Tasi”. E’ un primo importante tassello verso la strada della riqualificazione e della sicurezza urbana del capoluogo salentino.
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