LECCE – Il gladiatore Cosenza è tornato. Sebbene ad Ascoli sia arrivata la prima sconfitta stagionale, il Lecce ha una certezza in più in difesa. Sino al rientro in campo di Lucioni (per lui la squalifica terminerà a metà ottobre) potrà contare su Ciccio Cosenza, che dopo le incertezze evidenziate durante le gare di Coppa Italia, ha fornito contro i marchigiani una prova di carattere correlata dalla solita prestanza fisica. Eppure il giocatore, arrivato tre anni fa dalla Pro Vercelli, ha saputo di essere tra i titolari solo a breve distanza dall’inizio della partita.
«Nessuno di noi sapeva che fosse stata ripristinata la squalifica di Lucioni. Ho saputo di dover giocare meno di un’ora e mezzo prima del fischio di inizio, – afferma il difensore in conferenza stampa – ma sono un professionista e quindi si è sempre pronti per scendere in campo. Io preferisco saperlo prima, ma sono abituato a queste notizie dell’ultimo minuto anche perché Liverani tiene tutti sul filo del rasoio».
Cosenza ha giocato ad Ascoli con la fascia di capitano, guidando i suoi compagni in una gara che non vuole definire sfortunata. «Non credo alla sfortuna, anche se la partita è stata decisa da un episodio dubbio. Abbiamo offerto una prova con meno qualità rispetto alle prime due giornate e sicuramente dovremo aumentare la concentrazione in difesa pur avendo subito pochissimo durante i 90 minuti. E’ un onore, oltre che emozionante, scendere in campo con la fascia di capitano per il Lecce in serie B, perché, quando arrivai nel Salento, il traguardo prefissato era proprio raggiungere questa categoria. Non sono più titolare inamovibile? La mia carriera non è stata mai facile, ma non devo dimostrare nulla e sono sereno perché voglio sempre migliorare. Non amo chi classifica i giocatori per categoria, anche perché molti sono partiti dalla C e sono arrivati in Nazionale».
Poi il difensore giallorosso sposta l’attenzione sul prossimo match di campionato contro il Venezia reduce dalla sconfitta interna con il Benevento.
«Il Venezia viene da una partita nella quale avrebbe meritato il pareggio. Sono molto fisici e avranno voglia di rifarsi. Noi anche vogliamo rifarci, dobbiamo ripartire da ciò che è stato fatto di positivo e cercare di vincere davanti al nostro pubblico. E’ stato bello vedere i nostri tifosi sostenerci sino alla fine e anche applaudire al fischio finale. Per una neopromossa l’entusiasmo è importante e sta a noi alimentare l’entusiasmo della gente con vittorie e prestazioni convincenti».
Un’ultima battuta Cosenza la dedica al caos che regna in B. «Questa situazione rispecchia quella del calcio italiano. Dispiace vedere tanti ragazzi senza squadra e altri che aspettano un segnale per ritrovare le sensazioni di giocare un match ufficiale. Adesso bisogna capire gli errori commessi per non commetterli più in futuro».
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