CASTRO – Si terrà sabato 22 settembre 2018, al Castello Aragonese di Castro (ore 18, ingresso gratuito), l’inaugurazione della mostra fotografica PIET[R]Á, di Alice Caracciolo e Cemre Yesil, a cura di Giuseppe Amedeo Arnesano.
La mostra, allestita in una delle sale del Castello che comunica con la stanza dedicata al mito di Enea, presenta una raccolta di fotografie realizzate tra Castro e alcune località della costa adriatica, come nel caso delle riprese eseguite dall’alto delle torri di avvistamento costruite durante il Regno di Napoli, e reinterpreta, attraverso una narrazione sospesa tra passato e presente, una delle tante leggende che caratterizzano il territorio, e che in questo caso pare sia riconducibile ad un episodio realmente accaduto a Castro e conosciuto come “La moglie del Turco”. Tale leggenda narra di una preziosa statua della Madonna rubata durante una delle tante incursioni turche a Castro e regalata da uno dei comandanti turchi a sua moglie incinta. Dopo essere stata posta su una nave senza equipaggio, la statua in pietra è tornata casualmente nella cattedrale del borgo antico salentino.
“A partire dall’attenzione e dalla ricerca filologica dedicata da Alice Caracciolo e Cemre Yeşil all’elaborazione visiva di questo “espediente” narrativo de “La moglie del Turco” – spiega il curatore Giuseppe Amedeo Arnesano – nel loro lavoro emerge una calibrata e attenta combinazione compositiva che guarda sia a una percezione concreta e documentaristica dei luoghi, che alla realizzazione di un immaginario etereo e a tratti carico di elementi magici e suggestioni surreali. In questa serie di scatti l’impronta stilistica rimanda al senso estetico di quella poetica pittorica cara al critico tedesco Franz Roh che negli anni ‘20 del novecento teorizzava la corrente artistica del realismo magico. Ed è proprio dalla rappresentazione realista, concretizzata dal blocco di pietra inserito nell’allestimento, l’inizio di una trasfigurazione che passa prima attraverso l’immaginazione e dopo si traduce con la meraviglia della fotografia che celebra non solo le forme nitide e i colori brillanti di un luogo di incontro conosciuto con il nome di Castro, ma soprattutto fa riflettere su quello spirito di fratellanza che ha accomunato e che tutt’ora avvicina le due culture, due popoli apparentemente distanti, ma uniti e indivisibili”
PIET[R]Á, selezionata al Dummy Book Award 2017 di La Fábrica e PhotoLondon e al Guernsey Photography Festival 2018, esposta a Fotografia Europea e a Les Rencontres De La Photographie ad Arles (Francia), torna a Castro a distanza di un anno dal progetto “Ti racconto il mare. Borghi storico marinari di Puglia”, commissionato dalla Regione Puglia, settore Turismo, da cui la mostra nasce per poi svilupparsi e trasformarsi in una versione più ricca e articolata, frutto di un lavoro aggiuntivo rispetto alla prima versione.
Così Alberto Antonio Capraro, vicesindaco di Castro e assessore alla Cultura: “Abbiamo avuto l’onore di ospitare una prima parte della mostra di Alice e Cemre nel nostro Castello già lo scorso anno, nell’ambito del più ampio progetto regionale dei “Borghi storici marinari”. Dopo gli ulteriori sviluppi del lavoro ci è sembrato doveroso ed opportuno riportare a Castro l’intera mostra, di ritorno dalla Turchia, che tanto successo sta riscuotendo in giro per il mondo. Siamo molto felici di ospitare un lavoro così importante, dopo le mostre appena concluse di Paolo Laku e Lele Vianello. Il Castello di Castro ha tutte le potenzialità per diventare un contenitore culturale di eccellenza sul territorio, e noi continueremo a lavorare con impegno per garantirgli la dignità che merita”.
Alice Caracciolo vive a Lecce dove svolge l’attività di fotografa e insegna Fotografia, è redattrice della rivista “Il Fotografo” e co-fondatrice di LO.FT a Lecce, mentre Cemre Yesil è una fotografa turca, insegna fotografia presso la Istanbul Bilgi University e la Koc University. Ha fondato FiLBooks, uno spazio dedicato alla fotografia, a Karakoy, Istanbul. Le loro opere sono state esposte in diverse gallerie italiane e internazionali. Giuseppe Amedeo Arnesano è storico dell’arte e curatore indipendente. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali all’Università del Salento e in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito un master universitario di I livello alla Luiss Master of Art di Roma. Collabora come critico d’arte con Artribune dal 2011.
La mostra, organizzata dal Comune di Castro, dopo l’inaugurazione del 22 agosto, sarà aperta al pubblico fino al 7 ottobre, tutti i giorni, nelle ore 10-13; 15-21.
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