LECCE – Cesare Bovo arrivò a Lecce che era un ragazzino nell’estate del 2002. Adesso dopo 16 anni si ripresenta ai tifosi giallorossi con la stessa determinazione di quando si accingeva a vivere nel Salento le sue prime stagioni da professionista. «Furono due anni molto importanti – esordisce così durante la presentazione alla stampa il neo difensore leccese – Lecce è stata una città dove mi sono trovato benissimo e che considero il trampolino che mi ha permesso di sfondare nel grande calcio. Per questo appena è stato possibile imbastire una trattativa per il mio ritorno, l’ho intrapresa. Ringrazio la società che ha voluto credere in me e sono felice di aver trovato un ambiente accogliente e una società giovane che fa sentire tutti bene come se si fosse in una grande famiglia».
Bovo, in questa sua nuova esperienza salentina, ritrova Liverani con cui ha condiviso tre anni quando giocavano entrambi per il Palermo. «Se sono qui è soprattutto per il mister che ha creduto nelle mie qualità e nella mia voglia di riscatto. Il nostro rapporto è ottimale e, anche se sono cambiati i ruoli, l’importante è fare il bene del Lecce. Io ho grande voglia di rimettermi in gioco perché vengo da un anno in cui non ho giocato molto e in cui ho subito un brutto infortunio. Sono girate voci su di me, come se fossi ormai finito, e per questo voglio smentire i miei detrattori e portare la mia esperienza in squadra».
In conclusione parla della sua condizione fisica, motivo per il quale il suo tesseramento è stato ritardato sino a ieri. «Sto bene fisicamente. Ho smaltito i postumi dell’infortunio, lo dice il fatto che sia stato tesserato dal Lecce. Certo non ho i novanta minuti nelle gambe, ma sono a disposizione del mister e voglio far bene in questa stagione. La B è un torneo difficile, ma la squadra è competitiva e lo si è visto nelle prime due giornate di campionato sebbene si siano persi dei punti per strada».
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