TORRE LAPILLO – Lo spettacolo della vita e la schiusa delle uova di Caretta caretta nell’Amp di Porto Cesareo.
Un improvviso smottamento di sabbia sotto i piedi di alcuni ignari bagnanti che passeggiavano in un pomeriggio d’estate, aveva messo in luce una nidiata di uova di tartaruga “caretta-caretta” sull’arenile libero del litorale costiero a nord di Torre Lapillo, nei pressi dello stabilimento balneare “Baron Beach”. Era il 27 luglio. La storia davvero unica ed eccezionale, ha quindi messo di fronte alla vista di villeggianti e turisti un nido di tartarughe marine con oltre un centinaio, quasi pronte alla “schiusa”. Dopo che le prime due tartarughine, nonostante gli sforzi dei bagnanti per la nascita “prematura” non riuscirono a concludere la loro lenta corsa verso il mare, la macchina dei soccorsi e la professionalità del personale dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo non solo salvarono il nido ma oggi dopo giorni di controlli stanno monitorando e controllando la schiusa delle uova e la nascita delle prime tartarughine. Come ogni storia di vita anche per questa infatti, ha avuto il suo rovescio della medaglia, con la nidiata di “Caretta Caretta” prima salvata dai professionisti dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e tra questi anche e sopratutto il dottor Giacomo Marzano biologo ed esperto di tartarughe, che collabora proprio con l’Ente Cesarino. Lo spostamento del nido e la delimitazione dell’area interessata, per evitare ulteriori calpestamenti dei tanti curiosi che appresa la notizia si sono diretti nella zona, ha dato i rutti sperati. Nelle ultime due notti infatti hanno preso la via del mare 14 caretta caretta e c’è attesa per tutte le altre. Uno spettacolo della natura che fa comprendere, qualora ve ne fosse bisogno, la spettacolarità di un territorio unico e bellissimo.
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