BOLOGNA – E’ gravemente ferito l’eroico poliziotto che nel pomeriggio di ieri, ha bloccato il traffico subito dopo l’incidente sull’A14 intuendo il grave pericolo: “Ho capito subito quello che stava per succedere, c’era un odore inconfondibile nell’aria”, ha affermato Riccardo Muci, agente di 31 anni, originario di Copertino (Lecce). Il poliziotto ora si trova ricoverato presso l’ospedale di Cesena, con il corpo ustionato a causa dell’esplosione del tir che è costata la vita ad un uomo, ed ha ferito 145 persone. Non si definisce un eroe, l’agente che ieri mentre svolgeva il proprio lavoro a Borgo Panale, si è accorto della colonna di fumo nero che saliva nei pressi del cavalcavia. Intuito il pericolo ha bloccato immediatamente il traffico, cercando di sgomberare l’area, ed è stato investito in pieno dall’onda d’urto dell’esplosione che lo ha spostato di circa 20 metri, sciogliendo la maglia ignifuga che portava indosso, e che gli ha procurato le ustioni. Soccorso da un collega, ha continuato a lavorare per salvare quanta più gente possibile. Anche il premier Antonio Conte, questa mattina ha mostrato tutta la sua gratitudine all’agente, andandolo a trovare nella sua stanza di ospedale. “Avevo capito che la situazione era molto grave – ripete Riccardo Muci- e il mio primo pensiero è stato quello di mettere in sicurezza le persone. Ho fatto il mio lavoro”.
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