OTRANTO – È stato presentato questa mattina, durante un incontro pubblico tenutosi presso l’hotel I Basiliani di Otranto, il progetto di cooperazione transfrontaliera “RE.CO.RD REcycling strategies for the COastal sustainable waste management towards R&D Innovation.
L’iniziativa, finanziata sull’Asse 2 “Gestione integrata dell’Ambiente”, ha lo scopo di sperimentare nuove soluzioni per il riciclaggio dei rifiuti che si producono sulla costa, riducendo l’impatto ambientale e l’inquinamento del mare attraverso l’introduzione di nuove tecnologie capaci di riciclare in maniera efficace e innovativa le materie plastiche nocive.
Per raggiungere tale obiettivo verranno realizzati due prototipi sperimentali per la raccolta, la pesatura di rifiuti solidi e il riciclaggio di materiale plastico, che, attraverso l’uso di una tecnologia innovativa e delle stampanti in 3D, verrà trasformato da rifiuto ad un nuovo prodotto, pronto per essere riusato. Per sensibilizzare la comunità locale alla gestione sostenibile dei rifiuti, saranno organizzate sulle spiagge sei azioni dimostrative, promuovendo, inoltre, un modello di uso sostenibile delle coste attraverso strategie condivise tra la Puglia e la Grecia, rendendo i siti di balneazione in grado di contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione degli ecosistemi costieri.
Comune capofila del progetto è quello di Otranto che può contare sull’Università del Salento e sul Comune di Santa Cesarea Terme come partner italiani, mentre partner greci sono il Comune di Lefkada e l’Istituto di Educazione Tecnologica dell’Epiro – Conto speciale per fondi di ricerca.
Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto spiega così il senso del progetto: “Nel ruolo di capofila, infatti, coordineremo le attività del progetto mirando, soprattutto, alle buone pratiche. Tutti insieme, quindi, realizzeremo azioni per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future. Riutilizzare e valorizzare i rifiuti, come la plastica in questo caso, contribuirà a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco. Il progetto RE.CO.RD coinvolgerà direttamente la comunità, i giovani, le scuole, perché solo una corretta informazione può innescare processi virtuosi per cambiare rotta verso la salvaguardia del nostro territorio, delle nostre coste, del nostro pianeta”.
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