Lucugnano (Tricase) – Una mostra in memoria di Girolamo Comi, uno dei poeti salentini più apprezzati del ‘900 è stata inaugurata lo scorso 25 luglio e si protrarrà fino al 30 agosto prossimo. L’evento ricorda la personalità letteraria dell’umanista originario di Casamassella, morto il 3 aprile del 1968 proprio a Lucugnano dove la mostra a lui dedicata è stata allestita nel famoso Palazzo che porta il suo cognome.
La mostra è curata da Carlo Franza (Alessano), storico dell’arte, allievo e assistente di Giulio Carlo Argan, nonché critico del quotidiano “Il Giornale” e presidente della giuria del “Premio Salento Arte all’interno del quale si inserisce l’esposizione. L’evento è inoltre promosso dall’associazione “Vito Raeli” di Tricase con il “Premio Turris Magna – Città di Tricase”, in collaborazione con la Biblioteca Girolamo Comi di Lucugnano e l’associazione Tina Lambrini – Casa Comi, sotto il patrocinio della Provincia di Lecce e della Regione Puglia – Polo biblio-museale di Lecce.
All’interno della manifestazione espongono 15 artisti, per la maggior parte salentini, che nelle loro opere si esprimono sul tema “Cielo e terra. Omaggio al poeta Girolamo Comi nel cinquantesimo della morte (3 aprile 1968- 2018)”. Gli artisti, provenienti da ogni parte d’Italia, sono: Stefano Donno (Lecce), Bruno Fael, Sergio Gimelli, Laura Monzeglio, Camillo Pennisi, Francesco Piscopello, Patrizia Quadrelli, Miriam Rasà, Antonio Rizzello, Paola Scialpi (Lecce), Marisa Settembrini (Gagliano del Capo), Valentina Sforzini, Chiara Silva, Salvatore Spedicato (Arnesano), Laura Stringini. Al termine della mostra a Palazzo Comi a Lucugnano, entreranno a far parte di una istituenda pinacoteca dell’associazione “Vito Raeli”.
Un evento che celebra a dovere il poeta salentino dal respiro europeo, che occupa un posto di rilievo nel panorama internazionale della poesia novecentesca per le sue esperienze parigine e fiorentine, per le frequentazioni con i maggiori esponenti dei movimenti poetici dell’epoca, e per la fondazione della rivista “L’Albero” e dell’Accademia Salentina.
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