A margine della conferenza stampa per la presentazione del nuovo direttore del Settore Giovanile giallorosso Gennaro del Vecchio, il presidente del sodalizio di via Costadura Saverio Sticchi Damiani si è voluto soffermare sulla questione stadio e sulla solidità economica del club.
«Quello che sta accadendo a Bari con il fallimento del club – esordisce il presidente – è sicuramente un monito per una società come la nostra che deve sempre rispettare certi parametri e mai superare quella linea che potrebbe portare al disfacimento in poco tempo. Noi siamo una società sana e che vive un bel momento, ma l’entusiasmo generato dalla promozione, non deve farci uscire dai binari della corretta gestione. Bisogna tenere conto che in questo primo anno di B siamo soggetti a dei parametri di monte ingaggi molto bassi che ci costringono anche ad emettere delle fideiussioni a copertura del superamento del tetto salariale e questo ci limita molto».
Il presidente poi ha parlato delle spese non previste in questo inizio di stagione che il Lecce sta dovendo affrontare per disputare il torneo cadetto.
«Abbiamo dovuto accollarci tutte le spese per la messa a norma dell’impianto di illuminazione dello stadio. Non voglio fare polemiche con l’amministrazione comunale ne entrare in futili discussioni sulla percentuale che spetta a noi di tali spese. Dico soltanto che ho visto un gruppo di amministratori bravi e volenterosi, per il momento però solo a parole, però adesso è importante che l’amministrazione comunale faccia anche i fatti».
Sticchi Damiani chiude parlando della situazione del manto erboso. «Per il concerto dei Negramaro l’US Lecce ha avuto un contributo di 30.000 euro, somma che è stata ampiamente superata dalle spese che la nostra società ha avuto nel mettere a disposizione l’impianto. Il manto erboso deve essere rizollato completamente e servono 200.000 euro altrimenti la lega di B ci costringerà a farlo alla vigilia del campionato, trattenendo le spese e gli interessi dal denaro che ci spetterebbe dalla mutualità. Intanto se il terreno di gioco dovesse rimanere tale sia la gara dell’Inter il 4 agosto sia quella nostra in Coppa Italia il 7 (il Lecce giocherà contro la vincente di Feralpisalò – Virtus Francavilla) sarà giocata su un campo di patate. Tali gare non sono soggette alle stringenti regole della serie cadetta, ma per l’inizio del torneo, se il comune non dovesse intervenire prima, la società dovrà far fronte anche a questa spesa non preventivata».
Facebook
Instagram
RSS