“Quelli che da tutti sono ritenuti i servizi più importanti per una città , i primi per un comune che ritiene di essere sensibile e attento alle esigenze dei cittadini più deboli, sono un miraggio a Lecce. Sono mesi che sollecitiamo una migliore riorganizzazione degli uffici che dimostrano inadeguatezza e mancanza di sensibilità.
Se la proposta di deliberazione del 7 giugno 2018 sulla gestione degli Asili Nido “Nicolas Green“ e “Ilaria Alpi, dopo essere stata licenziata in Commissione, è stata poi ritirata in sede di Consiglio Comunale, lo si deve alle forti censure delle opposizioni che hanno trovato breccia nel Governo cittadino. Se solo quel provvedimento fosse stato licenziato le conseguenze per le lavoratrici sarebbe state devastanti (avrebbero visto ridursi l’orario di lavoro) mentre il Comune avrebbe subito, probabilmente, un’azione giudiziaria su iniziativa delle Cooperative Concessionarie che avevano sottoscritto un contratto triennale, mentre il Comune intendeva rivederne le condizioni economiche. Da allora nulla sappiamo.
Che dire poi della mancata approvazione definitiva della graduatoria per gli assegnatari di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. I termini sono scaduti da mesi, abbiamo presentato una interpellanza. Anche in quel caso il Governo della città ebbe a prestare attenzione salvo verificare che, a distanza di due mesi, nulla è cambiato. E’ dell’ultima ora la notizia che la Cooperativa Pam che si è aggiudicata l’affidamento in Concessione della Comunità socio-riabilitativa denominata “Dopo di Noi” ha chiesto un incontro con l’Amministrazione per una probabile mancata sostenibilità economica del Servizio. E allora è lecito chiedersi: il quadro economico-finanziario previsto nel bando è corretto? Risulta che quattro ragazzi ospitati nel Centro si siano, contestualmente, dimessi. Perché? Ed ancora: solo dietro le sollecitazioni delle opposizioni, sono state ricoperte le figure dell’Assistente sociale e del Coordinatore presso il Centro Sociale Polivalente aggiudicato alla RTI Solidarietà e Emmanuel Servizi Sanitari, che ospita 50 ragazzi disabili, di cui 30 gravi.
Come è stato possibile garantire fino ad oggi un servizio senza l’assistente sociale e senza le sostituzioni del personale in maternità? L’elenco dei disservizi potrebbe dilungarsi ma fermiamoci qui. E’ questo che meritano i cittadini in difficoltà? E’ questo che ha promesso Carlo Salvemini alla città nel suo programma del cambiamento? Confidiamo si, nel cambiamento, ma da intendersi quale ritorno al passato, e cioè ai livelli di efficienza dei servizi quando era il centrodestra al governo.
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