“Come ho già riferito al sindaco ed all’assessore Foresio in un incontro pubblico continuo ancora oggi a criticare un utilizzo scellerato delle ipotesi di mutamento della mobilità nella cerchia del borgo antico. Ad oggi Lecce non è dotata di un valido strumento di simulazione per la sperimentazione del traffico e sono certo che il nuovo assetto che si sta immaginando porterà a congestioni inenarrabili in alcune zone critiche, prima delle quali l’accesso-imbuto a viale Lo Re, con ripercussione negativa su tutta l’area.
La congestione è, in un certo senso, la misura del successo di un’area cittadina se si considera che l’aumento degli spostamenti è collegato in maniera diretta alla presenza e alla crescita di attività produttive e commerciali, di posti di lavoro, di relazioni tra individui e aziende, in una parola, del benessere diffuso in quella zona.
Viale lo Re, in un certo senso, è l’arteria principale di fuga verso il lato ovest della città e solo come tale deve essere considerata. Purtroppo invece sembra, inequivocabilmente, che verrà soprattutto utilizzata per la domanda di sosta e, data la scarsa offerta, gli utenti non faranno altro che congestionarla sempre più con inutili giri di ricerca. L’inversione del senso di marcia di Viale Marconi aveva già procurato danni al flusso. Il doppio senso di Via Cavallotti darà purtroppo la stoccata definitiva.
E non domentichiamo mai che alcune politiche possono intervenire negativamente sul piano dell’equità colpendo alcune categorie di cittadini o d’imprese più di altre.
Infine altre conseguenze negative possono verificarsi per quel che riguarda l’impegno della rete, dato che alcune politiche possono trasferire alti livelli di congestione su parti della rete che prima godevano di livelli più bassi.
Pertanto gli interventi per la riduzione della congestione vanno accuratamente meditati non solo per gli obiettivi che si vogliono perseguire, ma anche per evitare conseguenze indesiderate e foriere di ulteriore congestione”.
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Mobilità, “la simulazione del traffico è fondamentale”
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