LECCE – Il 28 aprile è la Giornata mondiale sulla salute e la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. In questa giornata, la Cgil di Lecce ricorda le 23 vittime salentine, cadute sul luogo di lavoro nel 2017 mentre cercavano di mantenere la propria famiglia.
«Morire per il lavoro nel 2018 è inaccettabile», scrive la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi. «A livello nazionale la situazione è assurda. Rispetto allo scorso anno le denunce di incidenti mortali presentate all’Inail nel primo trimestre sono aumentate dell’11,6%: 212 contro le 190 dello scorso anno. E salgono allo stesso tempo le denunce per malattia professionale: 877 in più rispetto al 2017. Una strage assurda, quelle delle morti sul lavoro, specie nell’era della innovazione digitale: siamo ormai all’emergenza nazionale. Su questo tema Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare una serie di iniziative anche unitarie. A partire dalle manifestazioni per il 1° maggio, che ruoteranno quest’anno intorno al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
La Cgil mette in campo a tal proposito una serie di progetti, ad esempio con attori importanti come gli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) della Cassa Edile, che svolgono un ruolo strategico sui luoghi di lavoro. O ancora con progetti delle singole categorie: ad esempio “Che Pesci Prendere?”, che la Flai ha organizzato a Porto Cesareo venerdì 27 aprile. Infine “la nostra Confederazione ha in programma nel mese di giugno una grande assemblea pubblica, aperta ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) territoriali, di comparto e aziendali, alle istituzioni ed alla cittadinanza in generale. L’obiettivo è di rendere lavoratori e cittadini maggiormente consapevoli dei propri diritti e del proprio ruolo per scongiurare il protrarsi di questa strage di lavorator”».
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