LECCE – Anche Giovanni Falcone è stato bambino e come tutti i bambini del mondo ha avuto paura: del buio, delle cattive sensazioni, del mondo. Ce lo racconta per primo lo scrittore palermitano Angelo Di Liberto nel suo “Il bambino Giovanni Falcone” . Un ricordo d’infanzia nella ri-edizione 2017 della Mondadori ed è pronto a farlo anche sul grande schermo il regista pugliese, Vito Palumbo, Premio speciale della giuria ai Nastri d’Argento 2015 con il suo corto Child K sull’olocausto dei disabili per mano nazista.
U Muschittìeri, cortometraggio prodotto dalle pugliesi Recplay di Roberta Putignano, Intergea di Donatella Altieri srl e Beagle Media di Vincenzo De Marco, in coproduzione con Raicinema, vincitore dell’Apulia Regional Film Fund dell’Apulia Film Commission e con il patrocinio morale della Fondazione Falcone e del Comune di Palermo, è il punto di vista di un bambino sul mondo.
“Non si deve essere necessariamente eroi per combattere il male, afferma con convinzione Palumbo, innamoratosi alla prima lettura della storia di Di Liberto, sceneggiatore del corto insieme a Giuseppe Triarico, Giuseppe Isoni, Andrea Brusa e lo stesso regista. Il mio intento è quello di smitizzare la figura di Giovanni Falcone! Potrebbe sembrare un obiettivo negativo, ma non lo è. Voglio raccontare una bellissima storia di umanità e coraggio, di un bambino normalissimo, come tutti gli altri, che lo riavvicini a noi e ci faccia credere che il miracolo può ripetersi.”
Ad interpretare il piccolo Giovanni Falcone ci sarà Gabriele Provenzano, già presente nella Mafia uccide solo d’estate 2, accanto a lui, nei panni di Maria Falcone, la piccola Daria Civilleri. Nei ruoli dei genitori di Giovanni, Arturo e Luisa, due attori di grande prestigio come David Coco ( L’uomo di vetro, Il cacciatore) e Simona Cavallari ( Il capo dei Capi , Squadra antimafia Palermo oggi) . Direttore della fotografia il maestro Daniele Ciprì ( E’ stato il figlio, La buca).
Sinossi
Palermo, 1946. Giovanni è un bambino di sette anni, con la passione per I tre moschettieri e una terribile paura del buio. La vigilia dell’Immacolata, suo padre Arturo gli svela in anteprima lo splendido presepe di famiglia. Giovanni rimane impressionato dal Guercio, inquietante figura di un pastore dalla faccia rubizza e dall’aspetto minaccioso: un orco che si aggira tra i placidi e angelici migranti che vanno a rendere omaggio al Bambinello. Dopo un omicidio per strada, in città, Giovanni intuisce che anche il padre, responsabile dell’Ufficio Igiene e Prevenzione del Comune, è minacciato per via di un permesso che non vuole rilasciare. Così, come un eroico moschettiere armato di spada di legno, cappello e pettorina crociata, vigila sul presepe in un clima di tensione mista a gioco. Il secondo omicidio per mano ignota nelle strade di Palermo non lascia dubbi al bambino: suo padre è davvero in pericolo e il grande manovratore è il Guercio.
Tratto da un episodio realmente accaduto, è la storia di un bambino che lotta per superare le sue paure. Ma è anche la narrazione della genesi di una delle figure più importanti della storia nazionale. Quel bambino, da adulto, diventerà un magistrato che combatterà Cosa Nostra. Il piccolo Giovanni diventerà Giovanni Falcone.
La produzione esecutiva è stata affidata a Recplay (ispettore di produzione Mario Sangiovanni).
Le riprese del corto interesseranno le città di Lecce, Nardò e Martano. Prenderanno il via martedì 17 aprile a Palazzo Cezzi a Lecce e si concluderanno sabato 21 aprile.
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