LECCE – Sorrisi, scherzi, pacche sulla spalla. Oramai Carlo Verdone a Lecce è di casa. D’altronde la scelta del “patron” del Festival del Cinema Europeo Alberto La Monica di creare il Premio Mario Verdone, giunto alla nona edizione e dedicato alla memoria del padre, è stata felice. Un’intuizione importante che è servita anche a saldare il rapporto che lega il regista e attore romano a questa città. Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Luca Verdone a un giovane autore (massimo 40 anni) che con la sua opera prima si è particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.
Quest’anno l’ambito premio è andato a Roberto De Paolis per Cuori puri (Italia, 2017) con la seguente motivazione: “un film intenso e insieme carico di realismo che rivela con l’attualità del tema, una capacità narrativa forte fin dalle prime inquadrature. Raccontando marginalità e voglia di riscatto e, senza alcuna tentazione retorica, il film dimostra infatti che – anche in condizioni di conflitti sociali evidenti – esiste la possibilità che un incontro d’amore possa vincere il doppio disagio esistenziale che il vissuto dei due protagonisti, grazie a una regia sensibile e attenta, racconta anche attraverso un’ottima direzione di tutto il cast”. Riconoscimento Speciale ad Andrea De Sica per I figli della notte (2016).
“Tutti i giovani autori in concorso hanno talento e hanno dimostrato grande capacità nella realizzazione della loro opera – sottolineano i fratelli Verdone – Siamo contenti di vedere come ogni anno il cinema italiano si arricchisca di registi e veda crescere autori di indubbio valore artistico. Il Festival del Cinema Europeo di Lecce si conferma un bel trampolino di lancio per molti di loro“.
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