CAVALLINO – In attesa che si possa trovare una cura efficace (e si spera definitiva) per contrastare la Xylella fastidiosa, chi ha subito i danni per colpa di quel pericoloso e subdolo batterio è in grandi difficoltà economiche e ora spera di poter ottenere un equo ristoro. Ma il nodo non è affatto facile da sbrogliare. I soldi messi sul tavolo della Regione sono pochi. L’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, lo sa bene. Ecco perché chiama in causa altri livelli istituzionali, a cominciare dal Governo centrale. Lo ha ribadito ieri sera a Cavallino intervenendo ad un convegno organizzato dalla Copagri al quale hanno preso parte anche il presidente nazionale di Copagri Franco Verracina, il presidente regionale Tommaso Battista e il direttore dell’Assessorato Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone: “La portata di questo problema – ha spiegato l’assessore Di Gioia – è nazionale, se non europea. Immaginare che Regione da sola possa soddisfare le aspettative degli agricoltori salentini significa non dire la verità. Abbiamo chiesto a tutti i territori pugliesi di fare un sacrificio, ma il danno è stimato nell’ordine di qualche miliardo di euro!”. Ergo: tocca ad altri cercare di risolvere il problema del risarcimento da assicurare agli agricoltori. Un invito esplicito a Parlamento e Governo ad affrontare di petto la questione per dare ossigeno (e speranza) al Salento.
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Di Gioia: “Xylella? Occorre un Piano per il Salento”
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