Lavoro e grinta. Queste sono le due armi che questa settimana Fabio Liverani ha messo in campo per arginare il momento crisi che vive il suo Lecce. Una squadra che sembra la lontana parente di quella che sbancò Siracusa all’andata, giocando la miglior gara in trasferta della stagione. Adesso proprio contro i siciliani i giallorossi provano a riprendere quella rotta che fino a qualche settimana fa sembrava un tragitto trionfale verso la B.
«Sarà una gara differente – esordisce il mister nella consueta conferenza stampa pre-gara – perché all’andata vivevamo un periodo di forma eccezionale. Dovremo avere pazienza e non buttarci a capofitto in avanti perché loro sanno coprire bene gli spazi e giocano un buon calcio avendo a disposizione giocatori esperti. Noi dobbiamo avere il furore agonistico che ci ha quasi sempre contraddistinto e vincere a tutti i costi questa che è la nostra prima finale.
Liverani affronta il tema dei molti cambi di formazione che hanno caratterizzato quasi tutto il campionato del Lecce.
«Per me è fondamentale essere pericolosi durante tutto l’arco dei novanta minuti e non far partire un giocatore dall’inizio non equivale ad una bocciatura soprattutto in questa serie dove si possono fare cinque cambi. Le formazioni si fanno in base agli allenamenti settimanali e alle squadre che andiamo ad affrontare. Se ho in mente un modulo differente rispetto al 4-3-1-2? Questo modulo ci ha portato ad essere primi e continueremo su questa strada, ma in settimana si preparano sempre situazioni alternative».
Per il mister giallorosso la squadra è concentrata in vista di queste ultime cinque gare. «Noi parliamo sempre nello spogliatoio dopo ogni gara, solo che quando non si vince fa più clamore il confronto. Sono convinto che i ragazzi faranno domani una grande prestazione perché siamo maturi. Abbiamo fatto autocritica dopo la gara di Caserta, una partita condizionata molto dal fatto che abbiamo giocato tre gare in sei giorni delle quali due erano delle lunghe e difficili trasferte. Per la gara di domani abbiamo recuperato le energie e, tralasciando Torromino che si è allenato poco, sono tutti in perfetta forma per giocare alla morte contro il Siracusa».
In ultimo Liverani parla della difficoltà di giocare in un torneo condizionato spesso da fattori strani e che esulano dal rettangolo di gioco. L’ultimo episodio è quello che riguarda il Matera che affronterà il Trapani in trasferta senza ben quattro fondamentali pedine del suo scacchiere. Assenze che non sono determinate, a quanto sembra, da infortuni, ma da motivi personali.
«Non è questa la sede per parlare dei problemi del calcio italiano che in questa serie vengono ancora di più ampliati. So che tutto quello che il calcio mi ha dato ha avuto un solo giudice ed è il campo di gioco. E spero che il calcio giocato possa avere un ruolo primario su tutto il resto. Io non cercherò mai scuse, credo nel mio lavoro e nella mia determinazione e con queste due convinzioni cerco di imprimere la mia filosofia alla squadra e di vincere questo campionato».
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