NARDO’ – Il Comune di Nardò ha deciso di aderire al Fondo per l’Ambiente Italiano in qualità di socio sostenitore. Come prevede l’art. 6 dello Statuto del Fai, infatti, gli enti pubblici possono contribuire agli scopi del Fondo e al sostegno concreto delle sue attività, una opportunità che l’amministrazione comunale neretina – prima e sin qui unica amministrazione della provincia di Lecce- ha voluto cogliere, condividendo con il Fai la mission della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e naturale. Il Fai opera su tutto il territorio nazionale grazie a una rete capillare di volontari organizzati in 116 Delegazioni (tra cui quella di Lecce) e dal 1975 a oggi ha consentito a circa 10 milioni di persone di “scoprire” centinaia di luoghi normalmente chiusi in pubblico.
In più occasioni la città di Nardò ha partecipato alle Giornate Fai di Primavera con suoi beni di pregio, poco conosciuti o non accessibili al pubblico: nel 1997 con la Chiesa dell’Incoronata, nel 2003 con il Teatro comunale, nel 2008 con il giardino del convento di Santa Chiara, nel 2010 con la chiesa di Sant’Antonio di Padova, nel 2017 con il Palazzo dell’Episcopio, quest’anno con il Castello Acquaviva-Personè e la chiesa di Santa Teresa d’Avila. Un antico connubio che oggi diventa ancora più stretto con l’ingresso dell’ente tra i sostenitori del Fondo, grazie anche alla disponibilità e alla collaborazione della Delegazione Fai di Lecce e del capo Delegazione Adriana Greco Bozzi Colonna.
Il modo migliore per “festeggiare” questa importante novità, l’enorme successo delle Giornate Fai 2018 a Nardò (referente dell’itinerario Giancarlo De Pascalis), che nel weekend appena trascorso hanno visto quasi 2 mila visitatori al Castello Acquaviva-Personè e alla chiesa di Santa Teresa. Nonostante le cattive condizioni meteo, hanno raggiunto Nardò appassionati del patrimonio italiano da tutta la Puglia e da molte regioni italiane, ma la vera sorpresa è stata una decina di visitatori tedeschi e inglesi.
“Con il Fai – ricorda l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto – avevo preso un impegno durante la conferenza stampa di presentazione delle Giornate e nel giro di pochi giorni lo abbiamo mantenuto, perché tenevamo molto ad essere il primo Comune della provincia a diventare socio Fai. Siamo convinti che Nardò debba avere la pretesa legittima di stare in un circuito culturale di qualità, di condividere percorsi e strategie con chi lavora alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, storico e naturale. Del resto, la nostra città ha sempre grande appeal e questo è una opportunità da non sprecare. Personalmente, mi auguro poi che un rapporto stretto con il Fai possa aiutarci a educare e sensibilizzare i neretini alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte, del paesaggio e dei beni. In questo senso le Giornate, che sono una delle tante iniziative di cui il Fai è artefice, sono molto importanti e di questo devo ringraziare la Delegazione di Lecce, il referente Giancarlo De Pascalis e i “ciceroni”, tanti volenterosi e bravi studenti che hanno dedicato due giornate alla tutela del patrimonio”.
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