“A Lecce sono state presentate le giornate Fai (Fondo Ambiente Italiano) alla presenza del presidente della locale sezione del Fondo, del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e di Loredana Capone, Assessore Regionale al Turismo. Ancora le giornate di primavera quindi, ancora monumenti, ancora giovani studenti. Il bello dell’iniziativa è l’apertura di luoghi più o meno conosciuti delle città italiane, la cosa brutta è invece l’uso di studenti non retribuiti usati come guide formate per giunta all’istante e in modo molto approssimativo. Questa iniziativa, quando fu avviata in tutta Italia, circa venti anni orsono, appare oggi oramai vecchia, superata o meglio perfettamente coerente con i tempi che vedono il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori in molte simili e quindi discutibili iniziative dell’alternanza scuola lavoro. Quando andrete a visitare quei luoghi aperti dal Fai pensate a quello sfruttamento e chiedete loro, ai giovani, se sono retribuiti. Se non lo fossero, passate oltre, non visitate, la cultura, quella seria, quella che aiuta a crescere, quella che per essere efficace deve essere di tutti, non si fa sulla pelle degli altri, soprattutto se giovani. Così come stanno le cose verrebbe da chiudere con una battuta: quei giovani del Fai li educhiamo (a non essere retribuiti) da piccoli perché da grandi siano pronti al lungo precariato e a essere al più sottopagati”
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